Starlink: al via da settembre l’internet satellitare di Elon Musk ma prezzi sono già alle stelle
Caricare video o vedere un film in streaming a velocità statosferiche: non è un sogno ma una realtà grazie a Starlink quel pezzo di SpaceX che punta a fornire servizi di connettività internet, avvalendosi di una fitta rete di satelliti spaziali. Secondo quanto anticipato questo mese da Reuters, la società sarebbe in grado di fornire una copertura globale già a partire da settembre 2021.
Il CEO di SpaceX Elon Musk ha detto a maggio che più di 500.000 persone hanno già fatto un ordine per Starlink o hanno versato un deposito di 99 dollari. Attualmente costa 99 dollari per un abbonamento mensile e altri 499 dollari per il kit, che comprende un treppiede, un router WiFi e un terminale per connettersi ai satelliti. Una volta che il servizio sarà diffuso in tutto il mondo, gli utenti potrebbero aspettarsi velocità di internet fino a 209,17 megabit al secondo, la velocità più veloce registrata da un abbonato al beta-test. La presidente di SpaceX Gwynne Shotwell, che ha spiegato che i prossimi tre mesi verranno impiegati da tutti i componenti della costellazione per raggiungere «la propria orbita operativa» a un’altezza di circa 550 chilometri dalla superficie terrestre.
Gli oltre 500mila che hanno già prenotato l’abbonamento a Starlink però dovranno armarsi di tanta pazienza: in mancanza dei necessari adempimenti burocratici non sarà possibile per la company andare oltre la versione beta, che la stessa Shotwell ha dichiarato essere attualmente disponibile in undici Paesi, Italia esclusa.
Starlink: cos’è e le difficoltà incontrate
Le ambizioni per Starlink da parte di Musk sono tante visto che potrebbe puntare verso la Borsa ma le difficoltà sono tante. Don Joyce, direttore della Nokia che lavora in smart working in un cottage sul lago in Canada, ha recentemente abbandonato la sua lenta linea internet telefonica in favore del servizio a banda larga satellitare Starlink, al prezzo di 600 dollari canadesi (486 dollari) per l’hardware e un abbonamento mensile di 150 dollari canadesi. “Se sei in città e hai delle alternative, non lo consiglierei. Ma se sei in campagna, in mezzo al nulla e hai un servizio internet scarso, allora è sicuramente un valido concorrente” ha detto Joyce.
Trovare proseliti per la neocreatura di Musk non sarà facile. Il numero uno di Tesla deve evitare il destino di simili imprese satellitari che lo hanno preceduto. “Non fallire, sarebbe un grande passo”, ha detto Musk l’anno scorso. “Questo è il nostro obiettivo”.
La divisione Starlink di SpaceX ha lanciato il suo programma “Better Than Nothing Beta” negli Stati Uniti lo scorso ottobre, con velocità di dati fino a 150 megabit al secondo. Le prime recensioni sono varie, con alcuni utenti che lamentano i problemi che hanno sempre afflitto l’internet satellitare: la sensibilità al tempo. E le recenti ondate di calore hanno causato nuovi problemi. “Devo annaffiarlo con un tubo da giardino per riavviare internet… “, ha scritto un utente di Reddit che ha detto di vivere in Arizona postando un messaggio di errore che diceva “Offline: Spegnimento termico” e “Starlink si riconnetterà dopo il raffreddamento”. Il presidente di SpaceX Gwynne Shotwell in aprile ha sottolineato che l’azienda ha “molto lavoro da fare per rendere la rete affidabile”.
Il servizio dovrebbe migliorare con più satelliti e altri miglioramenti: Starlink ha lanciato oltre 1.700 dei suoi satelliti da 260 chilogrammi finora, e ne prevede più di 40.000. Le prospettive però non sono del tutto incoraggianti visto che come sottolineato da Musk, Starlink potrebbe servire meno del 5% degli utenti internet e generare ancora 30 miliardi di dollari all’anno di entrate. “Abbassare il costo del terminale Starlink, che può sembrare piuttosto volgare, ma in realtà è la nostra sfida tecnica più difficile”, ha twittato Musk l’anno scorso. La sfida è aperta.