Borsa Milano chiude male a -1,1% con tonfi di Unicredit, ENI e Intesa
Piazza Affari apre male la settimana. Il Ftse Mib ha chiuso nei pressi dei minimi di giornata e si segnala come uno dei peggiori indici europei oggi segnando -1,11% a 25.227 punti.
In affanno oggi a Piazza Affari le banche con cali nell’ordine del 3,09% per Unicredit, -3,18% per Bper e del 2,35%% per Intesa Sanpaolo. Nel weekend il ceo di Intesa, Carlo Messina, ha caldeggiato ulteriori concentrazioni per arrivare alla creazione di almeno tre poli”.
Male anche Banco BPM (-2,82%) dopo che la banca ha ridefinito gli accordi nel settore della bancassicurazione della JV Bipiemme Vita, detenuta all’81% da Covéa. La ridefinizione dell’accordo prevede una call a favore di Banco BPM per l’acquisizione del 100% della JV nel periodo compreso tra l’8 settembre 2021 e il 31 dicembre 2023. In caso di mancato esercizio, la partnership potrà proseguire fino alla fine del 2028.
Giornata difficile anche per i titoli oil: oltre -2% per ENI, -3,31% Tenaris e -2,65% Saipem.
Sotti i riflettori oggi Pirelli (-1,12%) in scia alle voci di riassetto di Camfin. Secondo il Sole 24 Ore la Longmarch (società della famiglia cinese Niu – storico partner industriale di Pirelli e più recentemente anche partner finanziario di Camfin) entro ottobre entrerà nell’azionariato di Camfin con una quota del 30%. Come conseguenza Camfin aumenterà la quota in Pirelli dal 10% al 14%, mentre Longmarch avrà una quota di Camfin simile a quella di Tronchetti Provera che comunque continuerà ad esercitare il controllo grazie ai maggiori diritti di voto attribuiti ai soci di classe A.