Consob, Savona: ‘risparmio ha contribuito a stabilità mercati, esportazioni si confermano motore crescita’
“A causa della pandemia sanitaria, il 2020 è stato sul piano
economico e su quello sociale uno degli anni peggiori che
l’Italia ha vissuto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”. E’ quanto ha detto Paolo Savona, presidente della Consob, nell’annuale incontro con il mercato finanziario in occasione della presentazione della Relazione della Consob per il 2020. Savona ha tenuto il discorso nella sede della Consob di Roma.
“L’Unione Europea e l’Italia – ha ricordato il numero uno dell’Autorità di Borsa – hanno attivato un ampio arco di
strumenti suggeriti dall’esperienza di politica economica per
controllare gli effetti della situazione emergenziale”. In particolare, “il Paese si è avviato verso la ripresa economica e mostra volontà di affrontare i problemi irrisolti, tra i quali la regolamentazione da dare alle innovazioni finanziarie e lo scioglimento dell’intreccio tra politica monetaria, comportamenti dei mercati finanziari e andamenti dell’economia reale”.
“Il risparmio delle famiglie italiane, che resta un pilastro economico e sociale, è cresciuto, ma il suo rendimento è restato piuttosto basso, prossimo a zero, ove si escluda quello investito in azioni di imprese quotate in Borsa. Considerata la consistenza di moneta e di attività
finanziarie in mano alle Famiglie, ogni punto percentuale
di remunerazione si può stimare nell’ordine di 30 miliardi
di euro, circa il 2% del PIL. Tenuto conto delle commissioni e oneri di gestione, il risparmio ha contribuito significativamente a sostenere la stabilità dei mercati, senza però aver prodotto la crescita reale attesa dalla sua «eutanasia», suggerita da Keynes, anche se questo effetto è il risultato di motivi contingenti”. Le esportazioni, ha ribadito Savona, sono restate “il motore della crescita”. In particolare, “la ripresa del commercio internazionale è stata
immediatamente colta dalle nostre imprese esportatrici, a
conferma della loro resilienza e dinamicità. La posizione finanziaria dell’Italia sull’estero è risultata positiva dopo passi durati 30 anni”.