Borsa di Milano fiacca in attesa dei dati Usa, Banco Bpm inarrestabile
La Borsa di Milano si muove fiacca, con gli investitori titubanti in attesa di importanti indicazioni in arrivo dagli Stati Uniti. I timori di un aumento dell’inflazione, che possa spingere la Federal Reserve a rivedere prima del previsto la sua politica monetaria, si sono attenuati dopo alcune dichiarazioni rassicuranti da parte di diversi membri della banca centrale americana, ma potrebbero riaffiorare con i dati previsti domani sulla spesa delle famiglie negli Stati Uniti e l’indice “core PCE”, l’indicazione dell’inflazione guardata dalla Fed.
Intanto oggi, si guarderà ai sussidi di disoccupazione che dovrebbero fornire spunti e maggiori informazioni sullo stato dell’economia statunitense. Sempre per gli Usa in evidenza anche la lettura preliminare di aprile degli ordini di beni durevoli e il Pil annualizzato del primo trimestre, che dovrebbe confermare una forte ripresa.
In questo contesto, l’indice Ftse Mib rimane vicino alla parità, segnando un +0,19% in area 24.824 punti, dopo che ieri ha fallito il tentativo di superare il muro dei 25.000 punti registrando un calo dello 0,46%. Tra i titoli del paniere principale, si mette in evidenza Tenaris con un rialzo dell’1,7% che lo porta in testa al listino. Lo segue a ruota Leonardo con un +1,3% dopo che ieri ha annunciato un accordo di collaborazione con Microsoft per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione in Italia.
Continua la sua corsa Banco Bpm che sale dell’1,3% dopo che ieri il titolo ha toccato i nuovi massimi da marzo 2018 con gli operatori di mercato che tornano a concentrarsi su uno scenario con Banco Bpm preda di Unicredit. Quest’ultima avanza di quasi 1 punto percentuale.
Sul fronte opposto, invece, scivolano sul fondo del listino ma senza scossoni Campari e Ferrari, con un ribasso intorno allo 0,4%.