Tim in coda al Ftse Mib, mercato non apprezza Arpu in netto calo nel 1° trimestre
Accelerazione al ribasso per Telecom Italia a Piazza Affari. Il titolo della maggiore tlc italiana è arrivato a cedere l’1,5% in area 0,428 euro all’indomani dei conti trimestrali che hanno evidenziato ricavi stabili ed ebitda in calo ma leggermente meglio delle attese.
TIM ha chiuso il primo trimestre 2021 evidenziando una perdita di 0,2 miliardi di euro per effetto di partite non ricorrenti (-0,3 miliardi) e, in particolare, per l’accantonamento destinato all’uscita di personale per il pensionamento anticipato e volontario prevista nel secondo trimestre di quest’anno (circa 1.300 persone). Il risultato netto, escludendo le partite non ricorrenti, si attesta a +0,1 mld. I ricavi sono in linea con l’anno precedente a 3,8 miliardi. I ricavi domestici segnano un calo dello 0,6% a 3,1 miliardi, con ricavi telefonia fissa domestica in crescita del 3%-.
L’ebitda organico è in lieve calo 1,6 mld (-1,3% a/a) in linea con le previsioni di piano. Il consensus indicava per la maggiore tlc italiana ricavi per 3,7 miliardi di euro ed ebitda a 1,569 mld.
Equita SIM rimarca come i ricavi siano stati leggermente meglio grazie al fisso ma con ARPU fisso e mobile (e quindi retail sales) più deboli compensati da ICT, wholesale fisso ed apparati. L’Arpu fisso e mobilee sono scesi rispettivamente del 5,9% e del 7,3%. Il management vede ARPU in crescita su base annua nel fisso dalla seconda metà dell’anno e in stabilizzazione nel mobile “Nel complesso, nonostante numeri leggermente superiori, ci aspettiamo una reazione neutrale/negativa per la forte pressione sugli ARPU”, rimarca la sim milanese che conferma buy con target price a 0,51 euro. Anche secondo gli esperti di Intesa Sanpaolo la trimestrale è in chiaroscuro con il business fisso domestico che si sta stabilizzando, mentre il segmento mobile è ancora in sofferenza. L’attesa è che nei prossimi quarter ci siano dei miglioramenti grazie anche al lancio dell’offerta calcio in rete fissa e a una più favorevole base di confronto nel segmento mobile.