Gazprom chiude rubinetti gas a Polonia/Bulgaria: aumenta “necessità di strategia energetica coordinata a livello Ue”
La Russia è passata dalle parole ai fatti sul fronte del gas. Con un’escalation in materia di forniture di energia tra l’Unione Europea e la Russia, con particolare riferimento alla decisione del colosso russo Gazprom di interrompere le forniture di gas a Polonia e Bulgaria dopo che entrambi i Paesi hanno rifiutato il pagamento del gas in rubli.
La mossa di Gazprom rappresenta “una significativa escalation dello stallo energetico tra Russia e Unione europea. La mossa aumenta anche notevolmente il rischio di un’ulteriore interruzione dell’approvvigionamento di gas ad altri paesi dell’UE se anche questi decidessero di non pagare il gas in rubli”, commenta Levon Kameryan, senior analyst di Scope Ratings. L’esperto dell’agenzia di rating europea sottolinea che “le attuali dinamiche geopolitiche rimarcano la necessità di una strategia energetica strettamente coordinata a livello europeo per migliorare la sicurezza energetica dell’Ue e i rischi per la ripresa economica europea dovuti all’aumento dei prezzi anche nel caso in cui si riusciSse a far fronte all’interruzione su larga scala delle forniture di gas russo”.
“Nel breve termine, i Paesi dell’Ue saranno probabilmente in grado di far fronte a un’interruzione su larga scala delle forniture di gas russo durante l’estate, attraverso una combinazione di maggiori importazioni di gas naturale liquefatto (GNL), anche da Stati Uniti e Qatar; utilizzo dello stoccaggio del gas; e tagli alla domanda”, afferma Levon Kameryan spiegando secondo il quale gli impatti potrebbero anche essere mitigati in una certa misura dalle differenti capacità del mercato energetico interconnesso UE di ridistribuire le forniture tra i paesi. “Tuttavia, anche in questo scenario, gli aumenti dei prezzi potrebbero essere negativi per la ripresa economica dell’Europa, mentre una prolungata interruzione delle forniture di gas russo, a seconda delle condizioni meteorologiche, potrebbe esaurire rapidamente le attuali riserve di gas in diversi paesi”, conclude.