Bce: redditività banche rimane debole, non esclusa necessità accantonamenti NPL più alti
La redditività delle banche dell’area euro rimane debole. E’ quanto emerge da un comunicato della Bce diramato nella giornata di oggi.
“La redditività delle banche rimane debole, mentre le prospettive della domanda dei prestiti sono incerte. La qualità degli asset delle banche è stata preservata fino a oggi, ma il rischio sul credito potrebbe materializzarsi in ritardo, comportando il bisogno (da parte degli istituti) di aumentare gli accantonamenti per far fronte alle perdite sui crediti (dunque ai crediti deteriorati, NPL)”.
La banca centrale europea è particolarmente preoccupata per la crescita dei debiti delle aziende, in quei paesi dove la componente dei servizi è più alta che in altri, visto che tale problema potrebbe aumentare la pressione sui governi e sulle banche di queste nazioni.
Tutto ciò potrebbe rappresentare un problema, nel breve termine, nel caso in cui i governi iniziassero a ritirare gli stimoli economici lanciati durante la pandemia Covid-19:
“Nel momento in cui questo sostegno sarà gradualmente rimosso, non potranno essere esclusi tassi di insolvenza più alti in modo significativo rispetto al periodo precedente la pandemia, soprattutto in alcune aree dell’Eurozona”. Inoltre “gli aiuti estesi (accordati), soprattutto a favore delle aziende, potrebbero diventare da diffusi a più mirati”, si legge nel comunicato.