Cautela a Piazza Affari: ancora ondata di trimestrali, oggi focus su Poste
Cautela a Piazza Affari in attesa del dato sull’inflazione Usa, in uscita oggi pomeriggio. Nei primi minuti di scambi l’indice Ftse Mib cede dello 0,06% a 24.380 punti dopo la chiusura di ieri in flessione dell’1,64% a 24.396 punti. Sui mercati il tema dell’inflazione resta caldo e nonostante le rassicurazioni dei vari funzionari della Federal Reserve sulla posizione fermamente dovish, gli investitori temono che l’aumento dell’inflazione con un picco dei prezzi delle materie prime possa costringere la Fed ad alzare i tassi di interesse prima del previsto.
La stagione delle trimestrali continua a tenere banco a Piazza Affari. Stamattina sono arrivati i conti di Poste Italiane (-0,45% a 11,12 euro). Il risultato operativo (Ebit) del primo trimestre del 2021 è stato pari a € 620 milioni, in crescita del 40,8% su base annua, sostenuto dai prodotti assicurativi, dalla crescita dei pacchi e dai pagamenti con carta. E’ quanto emerge dal comunicato diramato dalla società, diffuso dopo che ieri, il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati finanziari. L’ebit è superiore ai 573 milioni attesi dal consensus. Poste Italiane ha riportato un utile netto pari a €447 milioni, in rialzo del 46% su base annua, con una strategia diversificata che continua a produrre risultati. Il terzetto di migliori titoli del listino è composto da Prysmian, Tenaris e Campari con rialzi di circa un punto percentuale. Sul fondo c’è invece Banca Mediolanum che lascia sul parte oltre due punti percentuali. Ieri il gruppo guidato da Massimo Doris ha riportato i riusltati del primo trimestre 2021 che vedono un utile netto di 133,4 milioni di euro, in aumento del’85% rispetto ai 72,2 milioni del primo trimestre del 2020. Il consensus indicava un utile di 116 milioni. Il totale delle masse gestite e amministrate ha raggiunto 97.718 milioni, con un incremento del 5% rispetto al 31 dicembre 2020 e del 25% rispetto al 31 marzo scorso.
Fuori dal paniere principale, anche Ferragamo (+5,3%) ha annunciato ieri a mercati chiusi numeri del primo trimestre, archiviato con ricavi pari a 245 milioni, in crescita del 10,3% (+13% a cambi costanti) rispetto al primo trimestre 2020, sostenuti soprattutto dall’area Asia Pacifico che si riconferma il primo mercato in termini di ricavi per il gruppo del lusso, in aumento del 50,6%. L’utile netto è stato sostanzialmente in pareggio (-0,6 milioni di euro), in miglioramento rispetto al rosso di 41 milioni del primo trimestre 2020.