Wall Street incerta dopo delusione payrolls, in corsa i tecnologici
Primi minuti di scambi all’insegna dell’incertezza per Wall Street dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa, con la delusione payrolls. Il Dow Jones sta cercando di recuperare terreno e ora è passato in territorio positivo a quota 34.549 punti, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq avanzano rispettivamente dello 0,28% a 4213 punti e dello 0,84% a 13745 punti. Nel dettaglio, nel mese di aprile nei settori non agricoli, si è registrato un aumento di 266 mila nuovi posti di lavoro, dato peggiore rispetto alle attese del consensus (circa 1 milione di nuovi impieghi). Il tasso di disoccupazione sale dal 6% al 6,1% (aspettative al 5,8%).
Immediato l’effetto sui mercati: il dollaro, che già viaggiava ai minimi dell’ultima settimana, ha incrementato le perdite, consentendo all’euro di segnare un rialzo di mezzo punto percentuale circa, oltre $1,21. Importante anche il dietrofront dei tassi decennali sui Treasuries, scivolati di 5 punti base: l’affossarsi totale del reflation trade ha fatto da assist ai titoli hi-tech, che sono tornati subito a salire, con Facebook, Amazon, Netflix, Alphabet, e Apple in crescita tutti dell’1% circa.
“I dati deludenti sul mondo del lavoro statunitense confermano le strategie ultra-accomodanti del presidente della Fed, Jerome Powell – commenta Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia -. È troppo presto per iniziare le exit strategy dalle misure non convenzionali portate avanti dalla commissione operativa dell’istituto centrale. Per l’inizio del tapering ovvero delle riduzioni degli stimoli monetari (processo già iniziato da altre banche centrali come Bank of Canada e Bank of England) sarà necessario aspettare ancora”.