Italia: vendite al dettaglio invariate a marzo, consumi sostanzialmente fermi
Consumi sostanzialmente fermi in Italia. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, le vendite al dettaglio a marzo hanno segnato una variazione pressoché nulla rispetto al mese precedente: -0,1% in valore e +0,1% in volume, che sintetizza una crescita per i beni alimentari e un calo per i non alimentari.
“Per il complesso delle vendite al dettaglio a marzo si registra una sostanziale stazionarietà congiunturale”, sottolinea l’istituto di statistica. A ciò si contrappone un fortissimo incremento tendenziale che riflette i livelli particolarmente depressi che avevano caratterizzato marzo 2020, primo mese di chiusura forzata di molte attività commerciali a causa dell’emergenza sanitaria, in particolare nei settori non
considerati essenziali. “Ne derivano variazioni tendenziali positive eccezionalmente ampie delle vendite di beni non alimentari, con tassi di crescita mai osservati in precedenza per quasi tutti i prodotti e le varie tipologie distributive”, continua l’Istat.
Su base annua, infatti, le vendite al dettaglio hanno segnato un aumento del 22,9% in valore e del 23,5% in volume. Il risultato è dovuto in particolar modo alle vendite dei beni non alimentari che hanno registrato un fortissimo aumento sia in valore sia in volume (rispettivamente +49,7% e +50,3%); in crescita, seppur in modo più contenuto, anche le vendite dei beni alimentari (+3,7% in valore e in volume).