Wall Street futures contrastati nel Fed-Day, Tesla ancora giù dopo -4,5% post conti. Alphabet e AMD+5%, Microsoft -2% dopo bilanci
Wall Street incerta, in attesa di una carrellata di annunci, che arriveranno dal fronte della Corporate America, dalla Fed, dall’amministrazione Biden.
Oggi è il Fed-Day: la banca centrale americana non dovrebbe annunciare alcuna modifica alla propria politica monetaria; gli economisti prevedono anzi che la Fed difenderà la propria decisione di permettere all’inflazione Usa di superare anche la soglia del 2%, in via temporanea. Il presidente della Fed Jerome Powell terrà una conferenza stampa successiva all’annuncio dei tassi alle 20.30 ora italiana.
Ovviamente, qualsiasi accenno al “tapering, ovvero al ritiro degli acquisti di asset che la Fed sta portando avanti con il piano di Quantitative easing, potrebbe muovere il mercato, sia azionario, che obbligazionario”, stando a quanto ha detto Jim Paulsen, responsabile strategist degli investimenti di Leuthold Group.
I tassi sui Treasuries a 10 anni salgono all’1,64%. I futures sul Dow Jones sono in calo dello 0,13% a 33.838 punti; i futures sullo S&P 500 sono piatti con una variazione pari a +0,08% a 4.182 punti; i futures sul Nasdaq cedono lo 0,11% a 13.937 punti.
L’attenzione rimane sulla stagione degli utili societari, che questa settimana vede protagoniste le Big Tech: bene il titolo Alphabet, in rally di oltre +5% in premercato, dopo che la holding a cui fa capo Google ha annunciato di aver riportato nel primo trimestre dell’anno utili e fatturato migliori delle attese degli analisti, annunciando contestualmente una operazione di buyback da $50 miliardi. In particolare, l’utile per azione di Alphabet si è attestato a $26,29, rispetto ai $15,82 stimati dal consensus; il fatturato è stato pari a $55,31 miliardi, rispetto ai $51,70 miliardi attesi. Il fatturato di Google, nello specifico, è balzato del 34% rispetto al primo trimestre del 2020, con le entrate pubblicitarie che, a $44,68 miliardi, sono salite in modo significativo rispetto ai $33,76 miliardi del primo trimestre del 2020, mettendo a segno il tasso di crescita annualizzato più alto in almeno quattro anni.
Non ha accolto invece bene i risultati di bilancio il titolo Microsoft, che perde più del 2% sebbene il colosso abbia riportato la più grande crescita del fatturato dal 2018, pari a +19% su base annua, beneficiando delle vendite di PC e della solidità della sua divisione Azure cloud.
Il giro d’affari di Microsoft si è attestato a $41,71 miliardi, meglio dei $41,03 miliardi attesi dal consensus.
Azure – che compete con il leader di mercato Amazon Web Services – ha assistito nello specifico a una crescita del fatturato pari a +50%, più veloce del +46% stimato dagli analisti. Su base trimestrale, la crescita è stata però piatta.
L’utile per azione di Microsoft è stato pari a $1,95, su base adjusted, rispetto agli $1,78 attesi dal consensus. Occhio però al margine operativo, sceso nel trimestre al 40,9%, rispetto al precedente 41,6%.
Tra i titoli sotto i riflettori nella sessione odierna anche AMD (oltre +4%) e Visa (+1%), in rialzo in premercato dopo i risultati migliori delle attese. Tesla ancora in calo dopo aver perso ieri il 4,5%, sulla scia dei risultati di bilancio comunicati dal gruppo il giorno prima.
Apple (debole con -0,18%) e Facebook (+2%) annunceranno le rispettive trimestrali nella giornata di oggi, dopo la fine della giornata di contrattazioni.
“Molti FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google) stanno comunicando i loro bilanci questa settimana e il mercato azionario potrebbe decidere di attendere queste notizie chiave prima di decidere quale direzione scegliere”, ha detto Paulsen, di Leuthold Group.
Oggi giornata campale anche per gli annunci che arriveranno dalla Casa Bianca, con il presidente americano Joe Biden che illustrerà l’American Families Plan, il piano per le famiglie su cui punta l’amministrazione, che potrebbe avere un valore di $1 trilione circa, e che punta ad aumentare, tra i provvedimenti, l’assistenza sanitaria ai bambini e a dare altri aiuti, tra cui il taglio delle spese mediche a carico delle famiglie.
Secondo alcuni rumor circolati la scorsa settimana, l’amministrazione Biden potrebbe decidere di raddoppiare quasi la tassa sul capital gain dal 23,8% fino al 43,4% per gli americani più ricchi. Nei giorni scorsi, il responsabile economista di Goldman Sachs Jan Hatzius ha smorzato tuttavia le preoccupazioni:
“Ci aspettiamo che il Congresso approvi una versione ridotta dell’aumento della tassa, accordandosi su un aumento più modesto, (portando la tassa sul capital gain) potenzialmente al 28% circa”.