Saipem affonda a -8% dopo debole 1° trimestre e tegola Mozambico su guidance 2021
Primi scorci di giornata in forte affanno per Saipem che cede oltre l’8% a 1,98 euro. Gli investitori non hanno gradito i riscontri arrivati dai conti del primo trimestre e il nodo Mozambico che mette in bilico la guidance 2021.
Nel primo trimestre i ricavi di Saipem sono scesi del 25,5% a 1,618 miliardi di euro contro i 2,172 miliardi dei primi tre mesi del 2020 (consensus Bloomberg a 1,92 miliardi). Calo a doppia cifra per il margine operativo lordo (Ebitda) che è sceso del 69,6% a 73 milioni, mentre l’Ebitda adjusted è scivolato del 63,3% a 88 milioni contro i 125,4 del consensus Bloomberg. Il risultato operativo (Ebit) è negativo per 49 milioni (-72,3%). Nel trimestre la perdita è stata pari a 120 milioni di euro contro il rosso di 269 milioni di un anno fa.
Gli analisti di Equita sottolineano la debole performance della divisione E&C offshore, che sconta rallentamenti di attività e gli effetti del ritardo di nuove aggiudicazioni, e minori volumi nel business E&C onshore, solo in parte compensato dal risultato del drilling offshore.
Per Saipem c’è poi la questione Mozambico che non gli permette di confermare la guidance per il 2021. In particolare, il gruppo dei servizi petroliferi ha fatto sapere che lo scorso 26 aprile Total ha emesso un comunicato stampa dichiarando la force majeure (clausola di forza maggiore) sul progetto Mozambique LNG, considerando l’evoluzione della situazione di sicurezza nel nord della provincia di Cabo Delgado in Mozambico. “Data la recente sospensione di attività e la nota emessa da Total, sono in corso valutazioni in stretta cooperazione con il cliente per preservare il valore del progetto”, spiega Saipem aggiungendo che “in attesa di ulteriori istruzioni e del risultato delle verifiche in corso tra le parti, Saipem non è nelle condizioni di valutare gli impatti finanziari per il 2021 e conseguentemente di confermare o aggiornare lo scenario di business presentato al mercato il 25 febbraio 2021”.