Giappone, indici Pmi: aziende manifatturiere trasferiscono fardello inflazione ai consumatori a ritmo record
Nel mese di aprile l’indice Pmi manifatturiero del Giappone stilato congiuntamente da Jibun Bank e da Markit è sceso a 53,4 punti dai 54,1 punti di marzo. E’ quanto emerge dalla lettura preliminare del dato.
L’inflazione è stata definita “sostenuta e acuta”, con Markit che ha aggiunto che il peso dei costi più alti è stato trasferito dalle aziende manifatturiere ai consumatori al ritmo più veloce della storia del Giappone.
Diffuso anche il Pmi servizi, che è tornato in fase di espansione, attestandosi ad aprile a 50,5 punti: si tratta della prima espansione negli ultimi quattro mesi, confermata dal fatto che l’indice è superiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e fase per l’appunto di espansione (valori al di sopra).
Nel mese di marzo l’indice si era attestato a 49,4 punti.
Il Pmi Composite è stato pari a 50,9 punti, rispetto ai 50,3 punti precedenti.