Istat, nota mensile: in Italia sia manifattura che costruzioni evidenziano segnali positivi
“Prosegue la fase di ripresa delle principali economie internazionali. Il rafforzamento dei segnali di miglioramento ha determinato in molti paesi la revisione al rialzo delle previsioni di crescita per l’anno corrente e il prossimo.
In Italia, sia la manifattura, trainata anche dal dinamismo delle esportazioni, sia le costruzioni evidenziano segnali positivi”. E’ quanto si legge nella nota mensile dell’Istat di marzo, relativa all’andamento dell’economia.
In particolare, “a febbraio, l’indice della produzione industriale (dell’Italia) ha segnato un miglioramento sia rispetto al mese precedente (+0,2%) sia considerando la media del trimestre dicembre-febbraio rispetto ai tre mesi precedenti (+0,6%). I livelli della produzione di beni intermedi e di beni di consumo durevoli sono ormai superiori a quelli di febbraio 2020 (rispettivamente +5,9% e +2,1%) mentre l’energia, i beni strumentali e quelli non durevoli si attestano su livelli inferiori (rispettivamente -6,2%, -4,3% e -3,4%, Figura 3). A gennaio, l’indice di produzione delle costruzioni ha registrato un deciso miglioramento (+4,5% rispetto a dicembre), portando la riduzione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente a -1,5%. Nel quarto trimestre 2020, i prezzi delle abitazioni hanno segnato una crescita modesta (+0,3% rispetto al trimestre precedente) con una risalita rispetto all’anno precedente (+1,9%) di intensità simile tra nuove e vecchie abitazioni”.
“L’andamento favorevole della produzione industriale si è associato a quello delle esportazioni che si sono mosse in linea con la ripresa degli scambi mondiali – si legge ancora nel rapporto Istat – Gli esportatori italiani hanno, infatti, difeso la propria posizione sui mercati internazionali, grazie soprattutto alla capacità di competere con successo su prezzi e qualità dei beni e alla struttura merceologica e geografica delle loro esportazioni anche durante la pandemia. Le vendite all’estero di beni, in deciso miglioramento nella seconda metà dello scorso anno, hanno registrato a gennaio un nuovo incremento congiunturale (+2,3%), mentre le importazioni hanno mostrato una dinamica più contenuta (+1,2%). L’aumento delle esportazioni è stato determinato principalmente dall’incremento dei flussi diretti verso i paesi Ue (+4,0%), superiore a quello sui mercati extra Ue (+0,4%), e ha interessato particolarmente i beni intermedi (+5,0%) e, in misura minore, quelli di consumo (+2,3%) mentre le vendite di beni strumentali e dei prodotti energetici hanno segnato una marginale riduzione (rispettivamente -0,2% e -0,5%)”.