Spettro licenziamenti, Tronchetti Provera: noi unico Paese europeo ad avere blocco di questo tipo, alcune imprese costrette a tagliare
“Ci saranno imprese che per ristrutturarsi dovranno purtroppo ricorrere ai licenziamenti, e altre no. Non c’è una contrapposizione tra vaccinazioni e licenziamenti”. Così, in un’intervista rilasciata a Repubblica, Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Pirelli.
Tronchetti Provera parla all’indomani della dichiarazione del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che, in un intervento a “Che tempo che fa”, ha lanciato un appello affinché il blocco dei licenziamenti venga mantenuto fino a settembre-ottobre, quando ci sarà un accordo sulla riforma degli ammortizzatori sociali: riforma che verrà inserita nella prossima legge di Bilancio.
“Da qui all’estate, i lavoratori devono essere vaccinati, non licenziati“, ha detto Landini, rimarcando tutta la sua opposizione alla decisione del governo Draghi di prolungare la proroga selettiva fino a giugno.
Landini aveva espresso tutta la sua contrarietà già in un’intervista rilasciata a La Repubblica, pubblicata nell’edizione di domenica, 21 marzo:
“Questa dovrebbe essere una fase di coesione sociale, di unità del Paese. Invece aver stabilito che da luglio, in teoria, le imprese industriali potranno ricorrere ai licenziamenti collettivi mentre per gli altri settori di attività continuerà il blocco fino ad ottobre dividerà il Paese – aveva detto Landini al quotidiano – Una decisione incoerente rispetto all’impegno del governo di arrivare in autunno a una riforma condivisa, grazie al confronto aperto, degli ammortizzatori sociali. Penso, lo ripeto, che in questo momento i lavoratori andrebbero tutti vaccinati e non licenziati”.
L’AD di Pirelli Tronchetti Provera ha tuttavia indicato nell’intervista sempre a La Repubblica, pubblicata nella giornata di oggi, che “eravamo l’unico Paese europeo ad avere un blocco (dei licenziamenti) di questo tipo, giustificato con la nostra struttura produttiva molto frammentata. Anche qui serve un approccio realistico. Il processo di riconversione delle aziende va accompagnato con una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca la formazione e la riqualificazione dei lavoratori per poter accedere ad un’altra occupazione. Questo sarà un passaggio decisivo”.
Il manager ha risposto a una domanda con cui veniva richiesta la sua opinione proprio in merito alle parole di Landini, che ha detto per l’appunto che questo è il momento di vaccinare i lavoratori, non di licenziarli.
Detto questo,Tronchetti Provera ha detto di attendersi, per l’economia italiana, “una prima svolta entro la fine di giugno” e che “il vero banco di prova per il governo sarà il Recovery Plan, l’idea di Paese che vogliamo per i prossimi decenni. Il punto cruciale sarà l’esecuzione del piano, la messa a terra delle riforme per modificare situazione ormai cristallizzate”, ha detto ancora il numero uno di Pirelli.
Sulla ripresa dell’economia, segnali di ripresa “li vediamo in Cina, cominciamo a vederli negli Stati Uniti ma anche nella buona volontà delle imprese e dei consumatori europei, nonostante le restrizioni a cui sono sottoposti. Il mondo desidera ripartire. È importante il fatto che l’opinione pubblica abbia voglia di uscire al più presto dal tunnel, le immagini di New York che ricomincia a vivere sono davvero significative. E sarà importante che tutta l’Italia si agganci alla ripresa globale e non solo il settore industriale perché altrimenti rischiamo una falsa ripartenza”.
Riguardo all’industria italiana, “le imprese rivolte al mercato estero sono già all’interno di un processo di ripresa che riguarda la Cina, dove la pandemia non c’è più, e gli Stati Uniti, dove il presidente Biden sta facendo in sessanta giorni quello che aveva promesso di fare in cento. L’accelerazione dei piani vaccinali in Europa può cambiare in breve tempo la prospettiva anche qui”.