Alitalia, Giorgetti: Stato farà la sua parte ma Ita poi si sostenga da sola. Non è possibile immaginare contributo statale’
“Il piano industriale che è stato approvato dal Cda di Ita ha subito e sta subendo un processo di revisione profonda alla luce delle negoziazioni in corso, in particolare con la commissaria Vestager”. Così il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, nel corso di un’audizione alla commissione Trasporti della Camera. Riguardo alla manutenzione e all’handling il ministro ha detto di ritenere che “si andrà verso le gare aperte”.
“Le caratteristiche del Piano industriale si devono basare su discontinuità, sostenibilità economica, orientamento mercato. Tutto ciò significa: che per volare Ita non può essere troppo pesante, se è troppa pensante non vola”, ha detto ancora Giorgetti. Di conseguenza, le parole d’ordine sono ” discontinuità, orientamento al mercato e sostenibilità economica”.
“Il Piano recepisce una graduale crescita di strutture operative, staff, rotte, flotta. Focalizzazione su due centri Fiumicino (hub) e Linate, graduale rinnovo della flotta, Forte digitalizzazione e alleanza strategica per accelerare crescita e rafforzare competitività sui mercati internazionali. Serve una forte discontinuità – ha rimarcato il ministro – Lo stato farà la sua parte ma la compagnia deve poi essere in grado di sostenersi da sola. Non è possibile immaginare un contributo statale. Noi stiamo negoziando duro ma anche il governo condivide con l’Ue il fatto che la newco debba avere un suo equilibrio economico aziendale”.
Giorgetti ha continuato, affermando che l’obiettivo della newco Alitalia, ITA, è di partire entro giugno-luglio.
“L’obiettivo è la partenza della newco entro giugno luglio. Per questo dobbiamo accelerare. Il fattore tempo è decisivo”.
Il ministro ha aggiunto di aver parlato dei tempi con il commissario Ue alla Concorrenza Vestager. “È nostro interesse che Ita parta il prima possibile, siamo già in ritardo, Ita doveva essere operativa già ad aprile”.
“Per quanto riguarda l’amministrazione straordinaria – ha precisato – è importante assicurare che non ci siano tensioni per pagamenti obbligatori per legge (come la cig)”. A tal proposito, il colloquio con l’Ue “ci permetterà di fare questo senza ricorrere a prestiti ponte, che non sono la strada da seguire”. Ieri il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini aveva detto che una possibile integrazione tra ITA, appunto la newco di Alitalia, e Fs, “è una pista su cui bisognerà lavorare perché in altre parti del mondo lo stanno facendo”.