Alitalia: a maggio potrebbe decollare la newco Ita. Giovannini auspica accordo con FS
Potrebbe decollare ai primi di maggio la nuova compagnia di bandiera tricolore, Ita, la Newco pubblica al 100% del Mef. L’ipotesi a cui si lavora per far decollare Ita in tempi rapidi è trasferire la parte aviation direttamente da Alitalia alla newco, evitando una gara che richiederebbe 4-5 mesi.
Così trapela dall’incontro online avvenuto tra la Commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager e i ministri dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. “Alitalia registrava gravi perdite prima della crisi del Covid e ha avuto tanti aiuti” per cui “è essenziale che una nuova azienda abbia un business plan valido” in modo da passare ad “una situazione dove non solo si possono recuperare i costi, ma si possono realizzare anche profitti” Così la Commissaria Ue alla concorrenza secondo cui serve una “buona soluzione in un mercato dove le cose sono molto difficili per tutti coloro che volano” ed “ecco perché l’approccio costruttivo assunto dal governo italiano è essenziale”.
Alitalia-Ita: i nodi da chiarire e la pista FS
Restano ancora diversi punti da chiarire tra cui ridurre o azzerare le rotte in perdita. Ita avrebbe una flotta di 45 aerei rispetto ai 52 che erano stati previsti in un primo momento e poco meno di 5.000 dipendenti dagli attuali 10.500. Altra questione concerne la manutenzione e handling: una volta aperta la procedura di gara per la cessione dei due asset, Ita-Alitalia non potrà detenere la maggioranza di queste aziende. Tra aprile e maggio inoltre arriverà da Bruxelles anche la condanna sugli aiuti di Stato per 1,3 miliardi di euro concessi dal 2017.
Se il nostro Paese dimostrerà di aver agito con “discontinuità” rispetto al passato l’Ue condannerà la “vecchia” compagnia in liquidazione graziando Ita, altrimenti il destino della newco sarebbe segnato e destinato al fallimento.
Il dialogo continua mentre Giovannini auspica un accordo tra Ferrovie dello Stato e Alitalia, “una pista su cui naturalmente bisognerà lavorare anche perché in altre parti del mondo questo sta avvenendo” ha affermato il neo ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, in una risposta fornita in audizione alla Camera.