Lego alla svolta green prima del previsto, due date chiave per dire addio alla plastica
Anche i mattoncini Lego accelerano la svolta green. Il più grande produttore di giocattolo d’Europa, che ha archiviato un 2020 in crescita a doppia cifra nonostante il Covid, si avvia a smettere di usare imballaggi di plastica monouso nelle scatole che contengono i suoi mattoni prima della scadenza del 2025 che si è prefissata. L’amministratore delegato Niels B. Christiansen in un’intervista concessa dopo la diffusione dei conti 2020 ha infatti specificato che si tratta di un processo lungo con modifiche a molte macchine nelle fabbriche”, ma Lego è “ben sualla buona strada e come minimo puoi dire che siamo in linea con il programma”.
L’uso di imballaggi sostenibili fa parte di un piano ambizioso per smettere di usare plastica a base di combustibili fossoli negli iconici elementi costitutivi che hanno reso Lego uno dei marchi più noti al mondo. L’azienda ha un team di 100 persone dedicate allo sviluppo dei suoi giocattoli green con l’obiettivo di fabbricare tutti i mattoncini con bioplastiche entro il 2030. I Lego saranno in futuro realizzati con materiali sostenibili come la canna da zucchero. Ad oggi Lego è riuscito a produrre 100 elementi costitutivi da materiali sostenibili. Ma questa transizione è “molto, molto più complessa del semplice allontanarsi dagli imballaggi di plastica”, ha detto Christiansen. Il ceo di Lego ha rimarcato come riceva lettere ed e-mail da bambini preoccupati per l’ambiente e che forniscono suggerimenti su come Lego potrebbe allontanarsi dalla plastica.
Si stima che dalla sua nascita nel 1949, Lego abbia prodotto in serie circa 440 miliardi di parti e pezzi in plastica.
Numeri 2020 in decisa crescita nonostante Covid
Il Gruppo Lego è riuscito a crescere lo scorso anno nonostante l’effetto pandemia. Il colosso danese ha chiuso il 2020 con ricavi cresciuti del 13% rispetto al 2019 a 43,7 miliardi di corone danesi, e le vendite al consumo sono cresciute del 21% nello stesso periodo. L’utile operativo è stato di 12,9 miliardi di corone danesi, con un aumento del 19% rispetto al 2019. L’utile netto è cresciuto del 19% a 9,9 miliardi di corone danesi, mentre il free cash flow è rimasto forte a 11,5 miliardi di corone danesi. La quota di mercato globale del marchio è cresciuta a livello mondiale e nei suoi 12 maggiori Paesi. Le vendite al consumo in tutti i gruppi di mercato sono cresciute a doppia cifra, con una crescita particolarmente forte in Cina, nelle Americhe, in Europa occidentale e nell’Asia del Pacifico.
“Questi risultati mostrano la rilevanza senza tempo del mattoncino Lego e dell’apprendimento attraverso il gioco – ha rimarcato Niels B. Christiansen, ceo di Lego – Questa performance è anche una testimonianza della passione, della creatività e della resilienza dei nostri dipendenti. Nonostante le sfide della pandemia, hanno lavorato instancabilmente per continuare a far giocare il mondo”. Christiansen ha aggiunto: “Negli ultimi due anni abbiamo fatto investimenti su larga scala in iniziative volte a sostenere la crescita a lungo termine. Nel 2020 abbiamo iniziato a vederne i benefici, soprattutto nell’e-commerce e nell’innovazione dei prodotti. Aumenteremo ulteriormente gli investimenti durante il prossimo anno con un focus continuo sull’innovazione del gioco, sul nostro marchio, sulla digitalizzazione e sullo sviluppo di una rete retail omnichannel”.