Immatricolazioni auto male anche a febbraio (-12,3%), CSP indica prospettive cupe anche prossimi mesi
Si conferma la caduta delle immatricolazioni auto in Italia. A febbraio, stando ai dati diffusi dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sono state 142.998 le immatricolazioni di auto nuove, pari a -12,3% sul pari periodo 2020, portando i volumi immatricolati nel primo bimestre 2021 a 277.145 unità, con una variazione negativa del -13,1% rispetto alle 318.991 unità dello stesso periodo dell’anno precedente. Febbraio dello scorso anno è stato l’ultimo mese ancora non intaccato dagli effetti della pandemia, anche se i primi provvedimenti anti-covid furono adottati il 23 febbraio.
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor (CSP), il raggiungimento dei target di crescita di PIL per il 2021 non è compatibile con un settore dell’auto al collasso. “Occorre quindi che il Governo rifinanzi immediatamente gli incentivi per le auto più richieste dal pubblico. Come, d’altra parte, è indispensabile che il Recovery Plan preveda interventi significativi per sostenere il settore dell’automobile che è strategico anche per la transizione ecologica”. Il CSP rimarca come lo stanziamento per gli incentivi alle auto “verdi” (da 0 a 60 gr/km di emissioni di CO2) è più che sufficiente per far fronte alle richieste nell’intero anno, mentre lo stanziamento per le vetture con alimentazione tradizionali con emissioni non superiori a 135 gr/km di CO2 si sta esaurendo molto rapidamente. Dal giorno dell’apertura delle prenotazioni degli incentivi 2021, cioè dal 18 gennaio a ieri, ben 155 dei 250 milioni stanziati per l’acquisto di queste auto sono stati prenotati e su questa base si può prevedere che lo stanziamento si esaurirà intorno al 25 marzo. “Nel mese di aprile le vendite potrebbero essere ancora sostenute dagli incentivi già prenotati, ma da maggio, l’effetto congiunto dell’accelerazione della pandemia e della fine degli incentivi potrebbe stritolare il mercato dell’auto”, avverte CSP.