Economia in contrazione eccezionale nel 2020: confermate le stime del precedente governo
Eccezionale la contrazione registrata nel 2020 per l’economia tricolore con il Pil che, ai prezzi di mercato, è stato pari a 1.651.595 milioni di euro correnti, con una caduta del 7,8% rispetto all’anno precedente e in volume è diminuito dell’8,9%. A pesare, sottolinea l’Istat, gli effetti economici delle misure di contenimento connesse all’emergenza sanitaria.
Andando nel dettaglio, a trascinare la caduta del Pil (-8,9%) è stata soprattutto la domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito un contributo negativo limitato. Dal lato della domanda interna nel 2020 si registra, in termini di volume, un calo del 9,1% degli investimenti fissi lordi e del 7,8% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono scese del 13,8% e le importazioni del 12,6%. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, nel 2020 è stato pari a – 9,5%, a fronte del -1,6% nel 2019, in netto peggioramento per la caduta delle entrate e per il consistente aumento delle uscite, dovuto alle misure di sostegno introdotte per contrastare gli effetti della crisi su famiglie e imprese.
UNC: confermate le stime di Gualtieri
“Vista la tragica situazione, non possiamo che rilevare che la caduta del Pil è in linea con le previsioni del Governo Conte II, che nella Nadef fissava il crollo a -9%. Certo si tratta di una magra consolazione, ma va detto che il ministro Gualtieri, onore al merito, non ha mai dato stime farlocche” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Resta il crollo drammatico dei consumi, il dato per noi più preoccupante, -10,9% la spesa delle famiglie residenti ” conclude Dona.