Auto ancora in forte frenata in Europa a gennaio (-25,7%). Per Stellantis debutto in rosso (-27,4%)
Il 2021 è partito in decisa frenata per il mercato europeo dell’auto che paga ancora il peso degli effetti e dell’impatto della pandemia. Stando ai dati comunicati dall’Acea, l’associazione che raccoglie i principali costruttori auto europei, nell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) sono state immatricolate 842.835 autovetture, con un calo rispetto al gennaio 2020 del 25,7%. La contrazione riguarda tutti i mercati nazionali dell’area tranne quelli di Svezia e Norvegia e in questo contesto il calo del mercato italiano (-14%) è decisamente più contenuto di quello dell’intera Europa Occidentale.
Inoltre, continua anche a gennaio la forte accelerazione in termini di crescita percentuale delle vendite delle vetture elettriche e ibride plug-in (ibride con la spina per la ricarica delle batterie). “Questa positiva evoluzione della composizione della domanda che interessa tutti i paesi dell’area – commenta il Centro Studi Promotor (CSP) – è certamente dovuta a incentivi molto generosi, ma anche alla crescente consapevolezza da parte degli automobilisti della necessità di contenere le emissioni di CO2. In valore assoluto gli acquisti di auto elettriche e plug-in non hanno però una consistenza tale da compensare la forte caduta della domanda complessiva”.
Mercato auto: per CSP “situazione resta critica”, Italia appena anche a nuove politiche
Secondo la consueta analisi mensile di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, la situazione del mercato dell’auto resta particolarmente critica in tutta Europa e naturalmente anche nel resto del mondo. Per quanto riguarda in particolare l’Italia le speranze di ripresa sono legate all’evoluzione della pandemia, ma anche a politiche attive di sostegno della domanda che da noi potrebbero puntare anche ad un radicale svecchiamento del parco circolante finanziato con il Recovery Plan nella logica della transizione ecologica.
Esordio in forte calo per Stellantis, fanno meglio del mercato Peugeot e Jeep
Parte con il freno a mano tirato il 2021 per Stellantis in Europa. Secondo i dati Acea, il gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa e che vede tra i suoi marchi Peugeot, Fiat, Citroen, Opel e Jeep ha visto le immatricolazioni calare del 27,4% a quota 178.565 nell’Europa occidentale (UE+ EFTA + UK). Tra i singoli brand, pur in calo, hanno fatto meglio del mercato Peugeot (-18,1%) e Jeep che ha chiuso il mese con una flessione del 14 per cento. Forte contrazione, invece, per Opel (-33,5%), Citroen (-32,9%) e Fiat (-28,6%). A Piazza Affari il titolo Stellantis si muove in calo, mostrando un -1,1% a quota 13,35 euro.
“Sebbene negativo, non siamo particolarmente sorpresi dal trend registrao dal mercato automobilistico dell’UE
e dalla performance di Stellantis nell’ultimo mese. I dati di gennaio riflettevano anche in parte qualche anticipazione sui volumi a dicembre 2020″, spiegano gli analisti di Intesa Sanpaolo che si soffermano sui numeri di Stellantis. “Se Fiat (-28,6%) e Citroen (-32,9%) hanno sottoperformato il mercato, mostrano flessioni più contenute il marchio Peugeot (-18,1%) e quello Jeep (-14%)”.