Futures in rialzo, a Wall Street si accende segnale risk on. Per ora paura reflazione sotto controllo
Futures Usa in rialzo, con il ritracciamento dell’indice VIX – Cboe Volatility Index -, noto anche come indice della paura di Wall Street, che sostiene il sentiment degli investitori.
L’ottimismo compensa eventuali timori di una reflazione, più che giustificati se si considera che oggi, dopo la pausa della vigilia del Presidents Day, i tassi sui Treasuries a 30 anni oscillano sopra la soglia del 2%, salendo al 2,029%.
I tassi sui Treasuries decennali avanzano all’1,23%.
Intervistato dalla Cnbc Tom Lee, fondatore di Fundstrat, ha ricordato che il calo del Vix al di sotto della soglia dei 20 punti significa che gli investitori sono più positivi riguardo alle prospettive di breve termine:
“La paura si sta allontanando dai mercati – ha detto Lee, collaboratore della Cnbc – E il dietrofront della paura è di norma seguito dal maggior ‘leverage’ dei fondi sistemici quant. In altre parole, tutto è pronto per un rally”, visto che si è acceso un vero e proprio segnale di risk on.
I futures sul Dow Jones balzano di oltre 200 punti a 31.603; quelli sul Nasdaq avanzano dello 0,50% a 13.873, mentre quelli sullo S&P 500 crescono dello 0,56% a 3.953 punti. Dopo la pausa della vigilia del Presidents Day, gli indici azionari Usa sembrano proiettati a toccare nuove vette:
i principali listini sono reduci tra l’altro dai massimi storici testati lo scorso venerdì. La scorsa settimana lo S&P 500 è salito su base settimanale dell’1,2%, il Dow Jones ha fatto +1%, il Nasdaq Composite +1,7%.
Febbraio continua a confermarsi all’insegna dei buy: dall’inizio del mese, il Dow Jones ha incassato un guadagno del 4,9%, lo S&P 500 e il Nasdaq hanno riportato rally rispettivamente pari a +5,9% e +7,8%, rispettivamente. E dall’inizio del 2021 lo S&P 500 ha già chiuso per ben 10 volte a livelli record.