Bce: -40% gli sconti durante il lockdown. Unc: in aprile stangata per il cibo
Dopo il brusco e profondo calo del prodotto dell’area dell’euro nel primo semestre del 2020, la crescita economica ha evidenziato un forte recupero nel terzo trimestre, ma potrebbe tornare in territorio negativo nel quarto. Così la Bce nel suo Bollettino economico sottolineando come. dopo essere aumentata del 14% circa nel terzo trimestre, la spesa per consumi si è indebolita nel quarto in seguito al rafforzamento delle misure di distanziamento sociale.
Bollettino Bce: speculaizni durante il lockdown?
Nel Bollettino economico della Bce si riporta in particolare uno studio sull’inflazione durante la pandemia nel quale si sostiene che, nel supermercato incluso nel loro campione, a metà aprile 2020 la quota di prodotti a prezzi temporaneamente ridotti era inferiore di quasi il 40 per cento rispetto a un anno prima. “Lo studio riportato nel Bollettino della Bce conferma quanto abbiamo subito denunciato all’epoca, ossia speculazioni belle e buone per i prodotti necessari. Gli sconti erano spariti dalla circolazione durante il lockdown e per gli italiani c’è stata una vera e propria stangata per i prodotti alimentari” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Nel mese di aprile l’Istat registrò un‘inflazione tendenziale per i prodotti alimentari e bevande analcoliche del 2,8%, dal +1,1% di marzo, ossia più di due volte e mezza. Per una coppia con due figli ha significato avere un aumento del costo della vita, per il solo cibo, pari a 213 euro su base annua 187 euro per una coppia con 1 figlio, 155 per una famiglia media, 99 per un pensionato con più di 65 anni” prosegue Dona per cui, in sostanza “durante il lockdown ci sono state vere e proprie speculazioni sui prezzi” conclude.
Nel quarto trimestre del 2020, continua la Bce inoltre è proseguito l’inasprimento dei criteri per la concessione del credito a imprese e famiglie, nel contesto dell’introduzione di nuove restrizioni in risposta alla pandemia.