Crisi governo: con Draghi premier sviluppo positivo per BTP nel breve, ma cautela resta giustificata
“Non c’è dubbio che avere un governo tecnico con Mario Draghi a fare da front runner nella corsa per diventare primo ministro sarebbe uno sviluppo positivo a breve termine per i BTP, ma si deve tenere presente che questo è soprattutto un segnale di mancanza di governabilità”. Lo scrive oggi Flavio Carpenzano, senior investment strategist fixed income di AllianceBernstein, alla notizia della risposta di Draghi al mandato affidatogli dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Un po’ di cautela è giustificata – afferma Carpenzano -. Per formare un governo, Draghi avrà bisogno del sostegno del Movimento 5 Stelle o della Lega e non è affatto certo che questo arrivi. Oltre a ciò, c’è la questione di cosa potrebbe essere effettivamente in grado di ottenere Draghi se dovesse formare un governo e lì il suo spazio di manovra sarà probabilmente molto limitato, poiché il parlamento italiano è un pesce diverso dal consiglio direttivo della Bce”.
Quindi, continua l’esperto, se Draghi riuscisse a formare un governo sarebbe uno sviluppo positivo, ma ciò che è effettivamente accaduto è che le probabilità di entrambi i rischi di coda sono aumentate. Perciò, la reazione del mercato ad un risvolto negativo (elezioni anticipate) sarà probabilmente molto più accentuata rispetto a quanto potrebbe avvenire in caso di successo (governo tecnico).