Titolo Banco BPM solido in Borsa dopo nuovi rumor M&A. Determinante il fattore Girondi?
Titolo Banco BPM in recupero oggi dopo il calo sofferto alla vigilia nonostante i rumor indicati da Il Corriere della Sera, da cui è emerso ancora più probabile lo scenario di una operazione di M&A attraverso le nozze con Bper. Bper sale di oltre +1%, mentre Banco BPM fa +0,62%.
Il quotidiano ha riferito, di fatto, che i due patti di consultazione recentemente stipulati tra gli azionisti di Banco BPM vanno a coprire oltre il 12% del capitale del gruppo bancario di piazza Meda e che, di conseguenza, rappresenteranno i principali interlocutori al fine di valutare la fusione con BPER nei prossimi mesi.
Focus su Giorgio Girondi, imprenditore leader nel settore dei filtri con Ggg, Sandro Veronesi (Calzedonia) e Dario Tommasi che, nel mese di gennaio, hanno concordato un patto di consultazione del valore del 6,7% del capitale in Banco BPM.
Ciò fa seguito a un patto di consultazione del 5,5% del capitale di Banco concordato a dicembre da cinque fondazioni (Fondazione Enpam con l’1,95%, Fondazione Crt con l’1,8%, Fondazione CariLucca con l’1,24%, Fondazione con lo 0,5% e Fondazione di Trento e Rovereto). Il Corriere ha rimarcato come i due patti non siano in contrasto.
Di Girondi parla oggi un articolo de Il Sole 24 Ore:
“Di certo il mantovano Giorgio Girondi, leader nel mondo dei sistemi di filtrazione con la sua Ufi Filters, è l’uomo a cui da qualche tempo si guarda con attenzione per capire dove andrà piazza Meda. Principale socio privato dell’ex popolare, Girondi ha rafforzato la propria posizione in BancoBpm lo scorso ottobre, quando di colpo ha fatto balzare la propria partecipazione dall’1% al 4,98% del capitale, a un soffio dal primo azionista, il fondo Capital Research, che detiene il 4,99%. Una mossa che oggi gli permette di vedere lievato del 50% il valore dell’investimento fatto, stimato inizialmente in 110 milioni di euro circa”.