Burocrazia esplosa con il Covid, 450 norme approvate in un anno
A causa del Covid, la produzione normativa in Italia è esplosa. Tra circolari, ordinanze, decreti, Dpcm, leggi, linee guida sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sono 450 le misure legislative approvate a livello nazionale in poco meno di un anno. Un boom della burocrazia legislativa che ha disorientato cittadini e imprese. Lo denuncia l’ufficio studi della CGIA, secondo cui si sono creati non pochi problemi interpretativi, soprattutto ai piccoli imprenditori che si stanno ancora districando tra un groviglio di disposizioni legislative, spesso in contraddizione tra loro e in costante cambiamento, perché in buona parte correlate alla “colorazione” della propria Regione.
La Pubblica Amministrazione più prolifica in materia normativa è stata il ministero della Salute con 170 provvedimenti. Seguono la Protezione civile con 86, il ministero dell’Interno con 37, l’Inps con 36, il Commissario per l’emergenza da Covid con 35 e l’Inail con 8.
Certamente, la gravità della situazione ha imposto al legislatore di mettere in campo tutte le misure legislative necessarie a tutela della salute e per fronteggiare le difficoltà delle famiglie e delle imprese. Tuttavia, una soluzione parrebbe praticabile. Si potrebbe, secondo la CGIA, ridurre il numero delle leggi attraverso l’abrogazione di quelle più datate, evitando così la sovrapposizione legislativa che su molte materie ha generato incomunicabilità, mancanza di trasparenza, incertezza dei tempi ed adempimenti sempre più onerosi, facendo diventare la burocrazia un nemico invisibile e difficilmente superabile.