Economia circolare e transizione energetica al centro del nuovo piano A2A, titolo sfreccia in Borsa
A2A ha tolto i veli dal nuovo piano che per la prima volta è disteso su un orizzonte di 10 anni. Il Piano Strategico vede la sostenibilità al centro con focus su due macro-trend industriali, economia circolare e transizione energetica. A2A si impegna nel prossimo decennio a dare un concreto contributo alla realizzazione di 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ONU. Nel settore ambientale A2A può evolvere da leader italiano a player di rilevanza europea.
Il mercato accoglie bene le indicazioni arrivate dal nuovo piano, con titolo che sale di quasi il 4% a 1,377 euro, miglior performer di tutto il Ftse Mib.
Gli obiettivi finanziari
Il nuovo piano prevede a livello finanziario l’Ebitda passare da circa 1,18 miliardi di euro del 2020 a oltre 2,5 miliardi di euro del 2030, con un CAGR 2020-2030 prossimo all’8%. L’Utile netto è atteso in crescita di oltre l’8% medio annuo.
Il significativo piano di investimenti da 16 miliardi è concentrato nella prima parte di Piano è atteso incrementare la Posizione Finanziaria Netta destinata, nella seconda parte di Piano, a ridursi senza tuttavia mai determinare rapporti di copertura del debito eccedenti le soglie di sicurezza: il rapporto FFO/NetDebt è atteso infatti mantenersi sopra il 21% lungo tutto l’arco Piano, raggiungendo l’apice (29,6%) nel 2030.
E’ infine previsto un incremento del dividendo per azione atteso sull’utile del 2020 almeno pari a 8 centesimi di euro per azione rispetto a 7,75 centesimi di euro deliberati in relazione all’utile netto del 2019, sull’utile del 2021 almeno pari a 8,2 centesimi di euro per azione, sull’utile del 2022 almeno pari a 8,5 centesimi di euro per azione. Per gli anni successivi, si prevede una crescita minima pari al 3% all’anno.
Gli analisti di Equita rimarcano come i mid-term target sono migliori delle attese: ebitda 2020 a 1,18 mld (3% superiore); ebitda 2021 a 1,2 mld (2% superiore) ed ebitda 2022 a 1,35-1,39 mld (7% superiore). I target di utile netto sono invece allineati alle stime (ipotizziamo per maggiori ammortamenti), mentre il dividendo minimo è leggermente superiore alle attese nel 2022 (8.5 cents Vs exp. 8.2 cents). IN generale Equita, che ha rating buy su A2A, giudica positivamente l’obiettivo di una decisa accelerazione degli investimenti in settori esposti al Green Deal e la dividend policy supportive che assicura uno yield del 6% che sale al 6,4% nel 2022.
Economia circolare e transizione energetica
Sull’economia Circolare sono previsti 6 miliardi di investimenti, con particolare riferimento al ciclo idrico, al teleriscaldamento e soprattutto alla gestione dei rifiuti. A2A prevede azioni strategiche volte ad una crescita nel recupero di materia e di energia dai rifiuti, e alla riduzione degli sprechi (es. perdite idriche, calore di scarto). Il Piano prevede la realizzazione di nuovi impianti di recupero di materia per un totale di 2,2 milioni di tonnellate da raccolta differenziata trattate al 2030, la realizzazione di nuovi impianti per il recupero di energia per un totale di 5,4 milioni di tonnellate e l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata nei territori serviti al 76%. Sono previsti inoltre ulteriori sviluppi nel riciclo della plastica e nel recupero della carta, settori in cui A2A potrà crescere ulteriormente fino a raggiungere una piena chiusura del ciclo dei rifiuti. Nel ciclo idrico saranno aumentati gli investimenti anche con l’obiettivo di contribuire al superamento delle infrazioni UE. A2A punta a ridurre le perdite idriche lineari del 20% (mc/km/giorno) e sviluppare nuova capacità di depurazione (1,9 milioni di abitanti serviti al 2030).
Per il teleriscaldamento il focus sarà sullo sviluppo della rete, con un investimento di circa 1 miliardo di euro, e il recupero di fonti di calore da attività produttive altrimenti disperse in atmosfera. Il progetto principale, in caso di accesso ai fondi del Recovery Fund, è la connessione della Centrale di Cassano d’Adda alla rete del teleriscaldamento di Milano, che consentirà di risparmiare circa 200.000 tonnellate di CO2 all’anno collegando ulteriori 150.000 unità abitative equivalenti lombarde.
Il piano 2021-2030 prevede poi investimenti per 10 miliardi di euro diretti a supporto della decarbonizzazione e dell’elettrificazione dei consumi.
Le due principali azioni strategiche nel segmento della generazione elettrica sono l’accelerazione nella crescita delle rinnovabili e il supporto alle esigenze di flessibilità del sistema elettrico. La capacità di generazione da fonti rinnovabili arriverà a 5,7 GW grazie a oltre 4 miliardi di euro di investimenti ed acquisizioni. Le due tecnologie su cui si concentreranno gli investimenti saranno solare ed eolica, anche grazie a un contributo da operazioni M&A nei primi anni di Piano per creare una piattaforma di sviluppo che consenta una crescita internazionale e diversificata. A2A attuerà il phase-out dal carbone nel 2022, in anticipo rispetto al target nazionale per il 2025. La transizione energetica sarà garantita, anche grazie al capacity market, dalla flessibilità dei cicli combinati a gas ad alta efficienza per cui sono previsti interventi di potenziamento degli impianti, dalla realizzazione di un nuovo impianto a ciclo combinato abilitato a blending con idrogeno e di un “gas peaker”. Sul fronte della flessibilità completano il Piano progetti innovativi come le batterie per gli impianti solari, pompaggi e accumuli termici nel caso del teleriscaldamento. Il Gruppo, prosegue la nota di A2a, contribuirà inoltre alla stabilità della rete del sistema elettrico italiano attraverso investimenti in compensatori sincroni ed elettrolizzatori (circa 0,3 GW per idrogeno verde).
Un totale di 1,9 miliardi di euro di investimenti cumulati al 2030 sono previsti per le reti elettriche gestite da A2A. Una parte rilevante delle risorse sarà destinata alla realizzazione di nuove cabine elettriche, di cui 13 primarie e 1.000 secondarie e 2.000 km di nuove linee. Questi investimenti, assieme a quelli previsti per le reti gas (1,1 miliardi di euro), sono volti a favorire la resilienza, lo sviluppo delle smart grids e l’installazione di smart meters. Reti elettriche resilienti e digitali sono fondamentali per lo sviluppo delle smart cities, segmento in cui A2A prevede di investire oltre 300 milioni di euro diventando un player nazionale.