Chiusura Ftse Mib: acquisti sulle banche, al palo TIM
L’exploit di Stellantis ha trascinato oggi Piazza Affari con il Ftse Mib andato a chiudere a 22.498 (+0,53%), migliore tra i principali indici UE.
Protagonista assoluta di giornata è stata Stellantis con un boom fino a +7,57% a 13,52 euro al debutto per nuovo colosso dell’auto nato alla fusione tra FCA e PSA. Le azioni ordinarie di Stellantis sono negoziate da oggi a Milano e Parigi. Da domani anche sul New York Stock Exchange (NYSE) quando parlerà anche il nuovo ceo del nuovo gruppo, Carlos Tavares, in una conferenza stampa virtuale in occasione della nascita di Stellantis, che sarà seguita da una sessione di Q&A. I prossimi passaggi tecnici significativi per il gruppo prevedono la distribuzione della quota di Faurecia (39,3% più 308 milioni di euro di cassa derivanti da cessione passata da parte di PSA di una partecipazione del 7% in Faurecia), che dovrebbe avvenire nei primi tre mesi dell’anno.
Tra le banche seduta intonata al rialzo per Bper con un progresso del 2,21%. La banca emiliana è stata inserita da Banca Akros nella lista delle sue top pick di Piazza Affari per il 2021. Giornata positiva anche per Unicredit (+0,91% a 7,77 euro).
Acquisti anche su Intesa Sanpaolo (+0,8% a 1,917 euro) che incassa la doppia promozione di Banca Akros che ha alzato il rating ad accumulate dal precedente neutral, con target price passato da 1,9 a 2,25 euro, in vista della presentazione dei risultati finanziari in agenda il prossimo 5 febbraio.
Tra i titoli in affanno invece spicca oggi Telecom Italia (-1,85%), peggior titolo di tutto il Ftse Mib. Il numero uno di CdP Equity, Pierpaolo Di Stefano, ha confermato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera l’ambizione di realizzare la rete unica in Italia, attraverso la fusione tra FiberCop e Open Fiber, aggiungendo che la nuova entità realizzerà una governance che garantirà la parità di accesso e l’indipendenza sugli investimenti strategici. FiberCop – di cui TIM deterrà il 58%, KKR Infrastructure il 37,5% e Fastweb il 4,5% – offrirà servizi d’accesso passivi della rete secondaria in rame e fibra a tutti gli operatori del mercato.
Gli analisti di Mediobanca Securities rimarcano come il progetto per la realizzazione della reta unica è più lento e più complesso rispetto alle attese.