Finanza Notizie Italia Carte di credito: ritocco ai costi, prelievi più cari ma attivazione più leggera. Ecco cosa cambia

Carte di credito: ritocco ai costi, prelievi più cari ma attivazione più leggera. Ecco cosa cambia

15 Gennaio 2021 17:54

Così come succede per i conti correnti, anche per le carte di credito possono esserci modifiche di anno in anno delle condizioni contrattuali che, in alcuni casi, rendono difficile riuscire a comprendere veramente quali siano le spese effettive da sostenere. Dal confronto sull’evoluzione dei costi effettuato da SOStariffe.it sulle principali carte commercializzate a gennaio 2021, emergono alcuni cambiamenti significativi rispetto all’anno scorso. Se i costi possono subire variazioni di diverso tipo in base alla singola banca, che possono prevedere condizioni differenti, dallo studio emerge comunque che in via generale il canone, l’attivazione e il prelievo massimo si sono ridotti, mentre i prezzi per alcune tipologie di prelievi e commissioni sono aumentati.

Canone mensile e attivazione più bassi
Parte dalla comparazione di quelli che sono i costi di gestione standard che tutti i possessori di una carta di credito sono tenuti a sostenere, ovvero canone mensile e costo di attivazione, emerge un costo più leggero. Il canone mensile ha subito, secondo lo studio, una riduzione dell’1,11% rispetto allo scorso anno, passando da una media di 6,30 euro a una di 6,23 euro. In merito all’attivazione, invece, la differenza riscontrata è ancor di più significativa: il costo si è ridotto a 2 euro dai 2,57 euro iniziali, con una diminuzione del 22,8%.

 

Aumenta il costo dei prelievi, tranne che per quelli in zona extra Ue
Prendendo in esame inevece le varie forme di prelievo che possono caratterizzare l’utilizzo di una carta di credito, ovvero prelievo presso l’ATM della stessa banca o di un altro istituto, prelievo all’estero e cì via, ecco che i costi variano in maniera meno favorevole. L’unico caso nel quale si assiste a una riduzione dei costi è quello relativo al prelievo all’estero, in zona extra Ue: l’abbassamento è pari al 44,90%, con una variazione del costo che va da 5,10 euro a 2,81 euro.

Nelle altre tipologie di prelievo, il confronto tra il 2020 e il 2021 fa emergere una maggiorazione dei costi. Nello specifico, se lo scorso anno si dovevano spendere in media 3,31 euro per un prelievo presso la stessa banca, quest’anno ne servono 3,74, con un prezzo in salita del 12,99%. I prelievi presso l’ATM di un’altra banca e quelli all’estero in zona Ue sono aumentati rispettivamente 5,65% e del 2,47%. La variazione nei costi ha portato nel primo caso a dover pagare una quota di 3,74 euro, contro i 3,54 dello scorso anno, mentre per i prelievi all’estero in zona Ue nel 2021 si pagheranno sempre 3,74 euro, mentre nel 2020 il costo era pari a 3,65 euro.

Il cambiamento di maggior impatto a livello percentuale è quello riguardante i prelievi gratuiti, che fino al 2020 erano pari a 90, mentre quest’anno ammontano soltanto a 23: la differenza è pari al 74,44%.

Commissioni, massimale prelievo e plafond
Le altre voci da considerare in relazione a una carta di credito in termini numerici sono rappresentate dalle commissioni, dal massimale del prelievo e dal plafond. Se le commissioni per l’utilizzo del POS in Italia e in Europa sono rimaste pari a zero, quelle in zona extra Ue sono in aumento del 6,67%.

Un dato positivo riguarda il massimale del prelievo, che è cresciuto del 4,87%, passando da 607 euro a 637 euro. Variazione al ribasso per quel che riguarda, invece, il plafond, il cui importo massimo si è notevolmente ridotto. Si parla di una percentuale dell’84,69%: nel 2021 è infatti stato quantificato un plafond medio di 4.056 euro, contro i 26.489 del 2020.