Spread e crisi di governo: le elezioni come scenario più destabilizzante, ma anche meno probabile
Oggi dovrebbero chiarirsi gli scenari politici conseguenti alla crisi nella coalizione di governo. Intanto, gli esperti di Equita sim delineano i possibili scenari e gli effetti sullo spread. I titoli di Stato italiani hanno aperto questa mattina a 115 punti per quanto riguarda lo spread con i Bund tedeschi per poi tornare verso 114 punti, contro i 113 punti base della chiusura della vigilia.
Secondo la sim milanese, gli sforzi di mediazione in atto possono ancora portare verso uno scenario di crisi “pilotata”, ossia di una rapida crisi di governo che porti a un nuovo esecutivo sostenuto dalla stessa coalizione attuale, con o senza Giuseppe Conte come primo ministro. Se invece Italia Viva decidesse di non sostenere più il governo, PD e M5S potrebbero cercare la fiducia in parlamento per proseguire l’azione di governo, anche se i margini di successo appaiono incerti e il Presidente della Repubblica chiede un supporto politico chiaro. In alternativa, il capo dello Stato potrebbe cercare di costruire un governo di unità nazionale per affrontare la crisi sanitaria ed economica.
“In tutti questi scenari – sostengono da Equita – non vediamo rischi rilevanti per lo spread grazie al supporto degli acquisti della BCE, anche se
aumenterebbero le preoccupazioni sulla capacità dell’Italia di implementare il Recovery Plan. Se poi tutti questi scenari dovessero fallire, si andrebbe verso nuove elezioni, scenario che potrebbe invece creare tensione sullo spread ma che al momento giudichiamo ancora come il più improbabile”.