Payrolls alimentano timori su crescita Stati Uniti, verso dati negativi fino al 2° trimestre ’21 (analisti)
L’economia statunitense ha perso 140.000 posti di lavoro a dicembre. Riscontri decisamente peggiori delle attese che erano di +71mila posti nell’ultimo mese dello scorso anno. A pesare è stato l’aumento dei casi Covid e gli analisti guardano con preoccupazione anche ai prossimi mesi che potrebbero essere cadenzati da ulteriori misure di contenimento economicamente dannose. “Sebbene restiamo molto ottimisti sulle prospettive di medio-lungo termine degli Stati Uniti, dobbiamo essere preparati per dati economici più negativi che potrebbero durare fino al secondo trimestre 2021”, argomenta James Knightley, capo economista internazionale di Ing. “La situazione non migliorerà in modo significativo fino a quando le misure di contenimento di Covid non saranno revocate – asserisce l’economista – il che potrebbe richiedere alcuni mesi. Mentre il programma di vaccinazione sta iniziando a prendere piede, c’è una finestra di estrema vulnerabilità con l’aumento del numero di casi e ricoveri”. Se la nuova variante più trasmissibile di Covid prendesse piede negli Usa, aumenterebbe la minaccia di misure di contenimento più a breve termine, che avrebbero un costo economico elevato con quindi il rischio di perdere ulteriori posti di lavoro. “Sappiamo già che la spesa dei consumatori è diminuita a novembre e il rapporto sulle vendite al dettaglio della prossima settimana probabilmente mostrerà un calo a dicembre. Un deterioramento della situazione lavorativa implica che le cose potrebbero non migliorare in modo significativo nel primo trimestre 2021”, conclude Knightley.