Ftse Mib all’assalto dei 23mila punti, Unicredit sprinta fino a +3% su nuovi rumor Mps
Piazza Affari non si ferma accodandosi ai rialzi record di Wall Street. L’indice Ftse Mib dopo la prima ora di contrattazioni segna +0,98% a 22.968 punti dopo aver toccato un picco a 23.003 pti, livello che non toccava dal 26 febbraio 2020.
Tra i singoli titoli si segnala il balzo di STMicroelectronics (+4,9% a 33,97 euro) che ha riportato i risultati preliminari del 4° trimestre 2020. I ricavi trimestrali si attestano a 3,24 miliardi di dollari, al di sopra della sua previsione di 2,99 miliardi grazie alle dinamiche di mercato migliori del previsto per tutto il trimestre.
In forte ascesa anche oggi le banche. Unicredit è arrivata a oltre +3% arrampicandosi fino a quota 8,34 euro con nuovi rumor legati alla possibile acquisizione di Mps con il Tesoro pronto a proporre condizioni più favorevoli. Secondo quanto riportato da Messaggero, nell’ambito delle misure per facilitare l’acquisizione di MPS, AMCO sarebbe pronta a rilevare la quasi totalità degli NPE di UCG, circa 20 mld di euro (su 22 mld al 3° trimestre 2020, di cui circa 10 mld NPL e 12 mld UTP), rispetto ai 14 mld ipotizzati precedentemente. “Se l’indiscrezione fosse confermata, la Combined Entity Unicredit-MPS avrebbe un NPE Ratio pro-forma di circa l’1%”, argomenta Equita.
Tra le banche riflettori ancora puntati su Bper (+1,97%) e Banco BPM (+1,10%), già grandi protagoniste ieri sul riemergere di scenari di M&A. Secondo gli analisti di Exane un merger tra queste due banche rappresenta “l’unica opzione credibile” e sbloccherebbe importanti sinergie sui costi.