ENI punta sulla Cina, MoU con Pechino per cooperazione energetica
Dopo una serie di nuovi progetti focalizzati sull’Europa e con la centro la decarbonizzazione, ENI volge lo sguardo a Oriente cercando di sfruttare le potenzialità del mercato cinese.
Il Direttore Generale dell’International Cooperation Center della National Development and Reform Commission, Dr Huang Yong, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato oggi un Memorandum of Understanding (MoU) sulla cooperazione energetica alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Cina, Luca Ferrari, in occasione del Comitato Governativo Italia-Cina.
“La potenzialità del mercato cinese è chiaramente enorme – commentano gli analisti di Equita – per cui l’annuncio di un progetto di dimensioni rilevanti nel paese potrebbe costituire il viatico di opportunità in quella regione soprattutto nelle tecnologie legate alla transizione dove ENI è più forte (CCS, WTF, WTC, idrogeno)”.
I dettagli del MoU
Il MoU, firmato da Huanh Yong presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino, stabilisce un quadro di cooperazione volto a favorire iniziative congiunte tra Eni e controparti cinesi lungo tutta la catena di valore dell’energia in Cina e a livello internazionale. Questa partnership permette a Eni e ICC-NDRC di condividere conoscenze e best practices, valutare l’impatto di politiche energetiche e regolazioni di mercato, identificare aree di interesse comune e sviluppare le relazioni con le istituzioni e le compagnie cinesi a livello nazionale, provinciale e municipale.
“Alla luce del comune obiettivo di sviluppo sostenibile e transizione energetica verso la decarbonizzazione, le Parti approfondiranno potenziali opportunità di collaborazione focalizzandosi su fonti energetiche a basse emissioni di carbonio, tecnologie avanzate e iniziative di economia circolare”, si legge nella nota di ENI, che recentemente ha aperto un nuovo Ufficio di Rappresentanza a Pechino.