Bankitalia diventa più cauta per il 2021, stima PIL Italia rivista al ribasso
La seconda ondata Covid impatterà non poco sull’economia italiana rallentando il ritmo di risalita anche nel 2021. Le nuove proiezioni di Bankitalia prendono atto del nuovo scenario che si è andato a creare negli ultimi mesi e per il 2021 il PIL italiano è visto risalire del 3,5% rispetto al +4,8% indicato a luglio.
Dopo il ritorno a una crescita economica sostenuta nel terzo trimestre, cui hanno contribuito le politiche di sostegno messe in atto dal Governo, dall’Unione Europea e dall’Eurosistema, il forte aumento dei contagi degli ultimi mesi si sta riflettendo sulle prospettive di breve termine. Bankitalia ritiene che gli attuali livelli dell’epidemia persisterano nelle prossime settimane, con graduale ritorno sotto controllo nel corso della prima metà del 2021 e di un completo superamento dell’emergenza entro il 2022, grazie anche alla diffusione di soluzioni mediche efficaci.
Sotto queste ipotesi, lo scenario di base indicato da Bankitalia è di una contrazione del PIL in Italia del 9 per
cento quest’anno, una ripresa nel prossimo triennio (3,5 per cento nella media del 2021, 3,8 nel 2022 e
2,3 nel 2023). Rispetto allo scenario di base pubblicato nel Bollettino economico di luglio, la revisione al rialzo nel 2020 riflette l’andamento particolarmente favorevole registrato nel terzo trimestre, mentre nel successivo biennio la ripresa è spostata in avanti di alcuni mesi.