Piazza Affari frena ma resta sopra quota 22mila: giù gli industriali, bene Moncler
Per Piazza Affari la prima seduta della settimana si conclude in calo. A Milano, l’indice Ftse Mib ha mandato in archivio la seduta in flessione dello 0,32% a quota 22.107,18 punti. Dopo un avvio all’insegna della debolezza (comune a tutte le Borse europee) una sponda rialzista non è arrivata nemmeno nel pomeriggio con Wall Street che ha aperto anch’essa in calo, dopo i recenti record messi a segno dai principali indici Usa. Gli investitori mostrano una certa preoccupazione per l’aumento dei nuovi casi di Covid-19 e attendono ancora novità sul fronte del nuovo piano di stimoli fiscali Usa. Intanto in attesa che arrivino novità sul fronte vaccini (questa settimana si pronuncia la FDA sul vaccino Pfizer-BioNtech), gli esperti di Goldman Sachs mostrano una certa cautela, ricordando che “le prospettive di crescita rimangono molto incerte, con l’aumento di nuovi casi da coronavirus e di decessi”.
Il tutto in un clima di attesa visto che in settimana è prevista la riunione della Banca centrale europea (Bce) in agenda giovedì 10 dicembre. “La Bce darà indicazioni il prossimo giovedì, su questo non c’è dubbio”, afferma Ulrike Kastens, economista Europe di DWS, ricordando che nell’ultimo incontro di ottobre è stata annunciato una ricalibrazione degli strumenti di politica monetaria sulla base delle nuove proiezioni di crescita e inflazione, al fine di rispondere in modo più efficace alle ulteriori sfide monetarie ed economiche.
Tornando ai singoli titoli del paniere principale di Piazza Affari, in evidenza sin dalle prime battute di giornata la storia di Moncler che chiude l’anno con l’acquisizione di Stone Island. Per il titolo del gruppo guidato da Remo Ruffini è stata una seduta a due velocità: dopo un avvio in rosso, con cali di quasi il 2%, Moncler ha poi conquistato la vetta del Ftse Mib e ha chiuso a 44 euro (+1,85%). In particolare, l’accordo prevede che l’acquisizione da parte di Moncler della partecipazione abbia luogo sulla base di un controvalore definito dalle parti in complessivi 1.150 milioni di euro calcolato sul 100% del capitale. Il corrispettivo per l’acquisto delle azioni verrà versato per cassa da Moncler, fermo restando che al closing i soci SPW si sono impegnati a sottoscrivere, per un controvalore pari al 50% del corrispettivo, 10,7 milioni di azioni di nuova emissione Moncler valorizzate in base agli accordi raggiunti in misura pari a 37,51 euro per azione (che corrisponde al prezzo medio degli ultimi 3 mesi). È inoltre previsto che Carlo Rivetti, a seguito dell’esecuzione dell’operazione, entri a far parte del cda di Moncler
Positiva anche Nexi (+1,6%) che ha fatto sapere che estenderà fino alla fine del 2021 il rimborso sulle commissioni pagate dai merchant per i pagamenti con carte sotto i 10 euro. La società ha precisato che l’iniziativa, che inizialmente doveva concludersi a fine 2020, verrà prorogata per altri 12 mesi con l’obiettivo di dare un ulteriore supporto agli esercenti del nostro Paese. Sul fondo del listino tre big dell’industria italiana: Cnh Industrial (-2,6%), Prysmian (-1,98%) e Buzzi (-1,83%)