Chiusura positiva per Piazza Affari: Leonardo la migliore del Ftse Mib, male TIM
Chiusura in moderato rialzo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha riagganciato la soglia dei 22mila punti terminando la seduta a 22.007 punti (+0,16%).
Regina di giornata è Leonardo con +3,03%. Tra le migliori del listino c’è anche Moncler salita di oltre il 2%.
Balzo vicino al 2% per Banco BPM a 1,87 euro dopo la seduta difficile di ieri dettata dal raffreddarsi della pista che porta alle nozze con Bper. Banco BPM intanto ha raggiunto un accordo con i sindacati per la chiusura di 300 filiali di piccole dimensioni. Si tratta del 17 per cento del totale delle filiali del gruppo con parallelo avvio di un piano di prepensionamento di 1.500 dipendenti (il 7% del totale). “La riduzione della base costi, sia in termini di filiali che personale, è superiore alle nostre attese e ai target societari (-200 filiali e 1.100 dipendenti)”, rimarca Equita SIM.
Segno più anche per Uniredit (+0,49%) che torna sopra gli 8 euro. Continua a tenere banco il toto-nomine sul chi succederà a Mustier alla guida della banca.
Tra i titoli in affanno oggi c’è Telecom Italia (-0,73%) con la questione rete unica sempre in primo piano. Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, ha sottolineato che il progetto rete unica non solo presenta criticità dal punto di vista regolatorio, ma è «un problema che si porrà anche in vista dell’uso dei fondi europei», se l’asset non sarà indipendente, neutrale e terzo. Posizione simile per Bisio, CEO di Vodafone, che chiede un operatore wholesale only e un piano industriale che aumenti la copertura in fibra rispetto alle prospettive stand-alone, per Maximo Ibarra di Sky (che chiede una rete non verticalmente integrata). Il governo, per voce del sottosegretario Liuzzi, ha ribadito l`importanza della presenza dello Stato nell`infrastruttura e della costituzione di una rete neutrale.