Cashback di Natale, una corsa a ostacoli tra complessità richiesta Spid e disservizi App IO
Il Cashback di Natale, al via il prossimo 8 dicembre, rischia di partire a rilento. Il Codacons, commentando i disservizi registrati ieri sull’App IO (necessaria per aderire al programma), asserisce che il piano Cashback risulta eccessivamente complesso e macchinoso, e scoraggerà milioni di utenti che saranno tagliati fuori dai rimborsi per le spese con pagamenti elettronici.
Il presidente di Codacons, Carlo Rienzi, sottolinea in particolare alcune criticità: in primis, l’App IO, che può essere utilizzata solo dopo aver ottenuto un codice Spid oppure una carta d’identità elettronica.
La procedura per entrare in possesso dello Spid non è però semplice. Dopo aver inserito i propri dati anagrafici è indispensabile procedere al riconoscimento negli uffici preposti oppure online tramite webcam. Molti uffici, tuttavia, hanno sospeso tale servizio a causa del Covid, mentre il riconoscimento tramite webcam spesso nasconde costi per gli utenti che, a seconda dei provider, possono raggiungere i 30 euro a prestazione – denuncia il Codacons – Andranno poi registrate sull’App le proprie carte di pagamento e il proprio Iban, per avere diritto ai rimborsi.
Una procedura lunga e complessa. SEcondo il Codacons così si va a danneggiare quei cittadini, specie gli anziani, che hanno meno dimestichezza con questi strumenti elettronici, e limita di fatto le potenzialità del cashback, scoraggiando gli utenti e tagliando fuori una fetta di popolazione.