Servizi digitali e pandemia, Tim e Censis presentano ‘il Rapporto sulla Trasformazione Digitale dell’Italia’
Oggi, in occasione dell’evento in streaming ‘Operazione Risorgimento Digitale, le competenze del futuro, oggi’, verrà presentato il “Rapporto sulla trasformazione digitale dell’Italia” elaborato dal Censis in collaborazione con il Centro Studi TIM.
Dal rapporto emerge, si legge nel comunicato diramato dall’Ufficio stampa di Tim, che “la maggiore digitalizzazione degli italiani e l’uso più intenso dei servizi digitali registrato durante il lockdown porterebbero l’Italia ad un balzo in avanti di sei posizioni rispetto al 25° posto del Digital Economy and Society Index 2020 – DESI (dati giugno 2019)”
“Lo studio fa un’analisi articolata sulla digitalizzazione del nostro Paese e sui segnali di cambiamento registrati nell’utilizzo dei servizi digitali con l’insorgere della pandemia. Se nelle classifiche europee pre-Covid l’Italia è ancora indietro soprattutto in relazione al capitale umano legato alla diffusione delle competenze digitali, il quadro inizia a cambiare grazie ad una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dagli strumenti digitali”.
L’evento in calendario promuove “il confronto con gli attori dell’innovazione, istituzioni, imprese, esperti e altri stakeholders. All’evento, moderato da Riccardo Luna, partecipano tra gli altri Salvatore Rossi e Luigi Gubitosi, rispettivamente, Presidente e Amministratore Delegato di TIM. E’ prevista inoltre la partecipazione di Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e di Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea”.
“Dal Rapporto sulla trasformazione digitale dell’Italia” risulta che, “durante l’emergenza sanitaria l’Italia ha fatto un significativo salto in avanti nella domanda di digitale, prima in larga misura inespressa e poi diventata forte soprattutto negli ambiti della comunicazione in tempo reale. Il 75% della popolazione adulta ha utilizzato Internet con regolarità e soprattutto la maggioranza degli italiani ha ormai acquisito la consapevolezza che soluzioni digitali e servizi online sono un essenziale supporto in molti ambiti della vita quotidiana”
“Nel complesso – si legge nel comunicato – si può stimare che quasi 43 milioni di persone maggiorenni (e tra queste almeno 3 milioni di nuovi utenti) siano rimaste in contatto con i loro amici e parenti grazie ai sistemi di videochiamata che utilizzano Internet. La maggioranza degli italiani (61%) ritiene che continuerà ad utilizzare tale modalità anche nel prossimo futuro, dato che la full immersion nel digitale favorita dall’emergenza sanitaria e dalle misure restrittive degli spostamenti è coincisa con una diffusa presa d’atto della possibilità di vivere in maniera differente dall’usuale. L’analisi evidenzia che sono inoltre 8,7 milioni gli italiani che hanno utilizzato i servizi digitali della Pubblica amministrazione per la prima volta, e che l’83,5% degli intervistati dichiara di preferire l’erogazione dei servizi al cittadino in modalità sia online sia fisica”.
Ancora, “il traffico per servizi di videocomunicazione è aumentato di circa 8 volte anche grazie a questi nuovi comportamenti digitali. Quasi 9 italiani su 10 hanno potuto continuare a svolgere le loro attività a distanza grazie alla connessione Internet fissa di cui disponevano, nel periodo di confinamento domestico. Più della metà si è collegata a Internet anche con dispositivi mobili.
“Su queste basi, ‘Operazione Risorgimento Digitale’ intende offrire il suo contributo per la ripresa economica e sociale del Paese grazie alle competenze digitali, rafforzando il capitale umano attraverso nuove attività formative che si orientano non solo all’inclusione digitale di coloro i quali finora non hanno mai utilizzato le tecnologie, ma anche al potenziamento delle competenze digitali di coloro che intendono sfruttarle maggiormente per la vita quotidiana, il lavoro e l’accesso rapido ai servizi pubblici”.