Wall Street verso ritracciamento entro fine 2020 a prescindere dal newsflow (analisti)
Ieri Wall Street si è presa una pausa con Dow Jones tornato sotto la soglia record dei 30mila punti. Segno meno anche per lo S&P 500 (-0,16%), mentre il Nasdaq è salito ancora (+0,47%) a ridosso dei livelli record sotto la spinta di colossi quali Amazon (+2,15%) e Tesla (+3,35% ai nuovi top di sempre a 574 $).
Oggi la Borsa di New York rimarrà chiusa in occasione del Thanksgiving Day. “Sono sorpreso della tranquillità con cui il mercato sembra andare verso il week end lungo del Ringraziamento”, rimarca Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr. Da inizio mese per l’S&P 500 ha fatto circa +10% e per la fine mese rimangono meno di due giorni lavorativi (metà seduta venerdì e poi quella del 30).
I flussi di rebalancing dei passivi dovrebbero essere significativi (50 mld $ secondo alcune stime) e JP Morgan ha calcolato in 150 mld l’ammontare di azionario che i fondi pensione potrebbero liquidare da qui a fine anno per ribilanciare il peso. In più c’è l’ingresso di Tesla nell’S&P 500 (oltre 500 mld di dollari di capitalizzazione, ma ai fini dell’indice conterà solo il flottante, circa 400 mld). “L’effetto sul titolo lo abbiamo già visto – argomenta Sersale – Ma per fargli posto, i passivi dovranno vendere un po’ di roba (55/75 mld secondo alcune stime). E anche gli altri dovranno fargli posto”. S&P sta riflettendo sull’opportunità di fare l’ingresso in 2 tranche, per ridurre le distorsioni. “Continuo a pensare che un consolidamento sia nelle carte, da qui a fine anno, a prescindere dal newsflow. E se poi ci si mette anche quello, a maggior ragione”, conclude Sersale.