Wall Street verso avvio fiacco dopo rally della vigilia
Si prevede un avvio fiacco per Wall Street, con i futures sugli indici statunitensi che si muovono misti intorno alla parità: a circa due ore e mezza dalla partenza il contratto sul Dow Jones segna un -0,19%, quello sull’S&P500 scivola dello 0,12% e il future sul Nasdaq sale dello 0,15%. La Borsa di New York riprende fiato all’indomani del rally. Il Dow Jones e l’S&P 500 hanno terminato ieri sera su nuovi massimi. In particolare, il Dow Jones ha testato e superato la soglia dei 30.000 punti per la prima volta in assoluto, chiudendo in rialzo dell’1,54% a 30.046,24 punti.
Oltre che al vaccino contro il Covid, su cui stanno lavorando Pfizer-BioNtech, Moderna e Oxford University-AstraZeneca, l’azionario globale guarda con ottimismo alla transizione dall’amministrazione di Donald Trump a quella del presidente neo-eletto Joe Biden e la scelta di quest’ultimo di mettere al timone del dipartimento del Tesoro Usa l’ex presidente della Federal Reserve, Janet Yellen. L’ottimismo non è stato disturbato neanche dalla fiducia dei consumatori Usa risultata peggiore delle attese.
“Evidentemente l’arrivo delle festività (dopo il giorno del Ringraziamento sarà la volta del Black Friday) gli operatori si stanno focalizzando principalmente sulle notizie positive tralasciando quelle più negative come per esempio che i vaccini nel breve saranno disponibili in dosi estremamente limitate, le difficoltà logistiche e di distribuzione di alcuni (Pfizer) e la limitata efficacia di altri (90% del vaccino di Astrazeneca è su individui sotto i 55 anni)”, sottolineano gli esperti di Mps Capital Services.
Intanto sullo sfondo, continua la diatriba sui fondi richiesti da Mnuchin alla Fed (i 455 miliardi di dollari che Mnuchin intende blindare depositandoli nel General Fund del Tesoro). Il suo successore, la Yellen, per poterli utilizzare dovrà necessariamente passare da un Congresso non
particolarmente favorevole data la risicata maggioranza alla Camera e un Senato con probabile maggioranza repubblicana.
La seduta sarà movimentata da diverse indicazioni in arrivo dagli Usa. In particolare, verranno diffusi il Pil nel terzo trimestre, gli ordini di beni durevoli, il reddito e la spesa delle famiglie e la loro fiducia elaborata dall’Università del Michigan. In serata la Federal Reserve pubblicherà i verbali dell’ultima riunione.