Notiziario Notizie Italia Lusso: Italia leader mondiale, EssilorLuxottica nella top 10. Moncler è quella che cresce di più

Lusso: Italia leader mondiale, EssilorLuxottica nella top 10. Moncler è quella che cresce di più

23 Novembre 2020 12:32

L’Italia con il suo Made in Italy si conferma paese leader a livello mondiale nel settore del lusso, posizionando ben 22 aziende tra le 100 che costituiscono la graduatoria Global Powers of Luxury Goods, lo studio annuale di Deloitte, che esamina e classifica i 100 Top Player del settore Fashion & Luxury a livello globale.

EssilorLuxottica, stabile al settimo posto, è anche quest’anno l’unica azienda italiana presente in Top 10. Per il terzo anno consecutivo, il quartetto dei migliori player del lusso è composto dai colossi LVMH, Kering, Estée Lauder e Richemont.

EssilorLuxottica, il gruppo Prada e Giorgio Armani risultano essere i tre principali player italiani in classifica e, in forma aggregata, rappresentano quasi la metà delle vendite di beni di lusso realizzate nel 2019 dalle aziende italiane presenti nel ranking. Complessivamente, è Moncler il brand con la performance migliore nel corso degli anni: non solo è rientrato tra i Fastest 20 per cinque anni consecutivi, ma nel 2019 ha registrato anche il terzo margine di utile più alto della Top 100, al 22%, dopo Vivara (azienda brasiliana) ed Hermès. Anche Ermenegildo Zegna ed Euroitalia hanno registrato una crescita delle vendite a doppia cifra, tanto che quest’ultima è rientrata tra le 10 aziende a crescita più rapida dello scorso anno. Il 2019 è stato anche l’anno in cui sei dei grandi marchi del lusso italiano sono tornati a registrare una crescita positiva: Giorgio Armani, OTB, Dolce & Gabbana, Ferragamo, Ermenegildo Zegna e Twinset.

 

Verso una concentrazione del settore fashion and luxury
Pur essendo le più numerose, le aziende italiane della Top 100 realizzano solo il 12,4% dei ricavi totali globali, collocandosi in quarta posizione dopo Francia (28,3%), Stati Uniti (18,3%) e Svizzera (13,2%). E il percorso che si sta delineando negli ultimi anni è una forte concentrazione del mercato dettata dalle strategie espansive delle aziende, focalizzate su acquisizioni per differenziare i propri portfolio, entrare in nuovi segmenti di mercato e diversificare la produzione.
“Per quanto riguarda il nostro paese, ancora una volta le aziende italiane presenti nella Top 100 sono le più numerose, a riconferma del peso dell’Italia nel mondo del lusso – commenta Patrizia Arienti, Deloitte EMEA Fashion & Luxury Leader – “Guardando al futuro, la maggiore sfida che le aziende del lusso italiane saranno chiamate ad affrontare nel post-Covid sarà quella di essere pronte a fronteggiare il cambiamento. Tradizione e reattività, due elementi che da sempre caratterizzano le aziende Made in Italy, coniugati con modelli di business innovativi e sostenibili, saranno elementi necessari per affrontare le grandi sfide nell’era post-Covid”.