Borsa Tokyo in calo -1,10%, dato export non aiuta. Giù titoli auto. Focus anche su Softbank
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dell’1,10% a 25.728,14 punti. Borsa di Shanghai piatta; Hong Kong +0,12%, Sidney +0,51%, Seoul +0,26%.
Sessione contrastata per le borse asiatiche, a seguito del dato relativo alle esportazioni del Giappone che, nel mese di ottobre, hanno fatto molto meglio rispetto alle previsioni, scendendo dello 0,2% rispetto al calo -4,5% atteso dagli analisti intervistati da Reuters. La flessione è stata la più contenuta in due anni, con l’export che ha ricevuto un assist importante dalla domanda di auto da parte di Cina e Stati Uniti.
Tuttavia, proprio i titoli del settore auto sono scesi alla borsa di Tokyo: Mitsubishi Motor ha perso quasi il 4%, Honda più del 3%, Toyota -1,4%. Focus alla borsa di Tokyo anche su Softbank, dopo che il ceo Masayoshi Son ha detto di aver venduto le proprie azioni in modo aggressivo, quest’anno, per prepararsi al “worst case scenario”, quello di un secondo lockdown mondiale provocato da una seconda ondata della pandemia da coronavirus COVID-19. Il trend dell’azionario asiatico si spiega anche con i cali di Wall Street: ieri il Dow Jones Industrial Average ha ceduto lo 0,6% a 29.783,35; lo S&P 500 è sceso dello 0,5% a 3.609,53, e il Nasdaq Composite è arretrato dello 0,2% a 11.899,34. Wall Street stavolta si è focalizzata sul nuovo balzo di casi di coronavirus in Usa che, su base giornaliera, sono saliti hanno superato quota 150.000 per la prima volta in assoluto nella giornata di lunedì, stando all’analisti della Cnbc effettutata sui dati di Johns Hopkins.