Borse europee pronte per i rialzi, sponda da Asia con nuovo accordo commerciale
Per le principali Borse europee si attende un avvio di settimana positivo, dopo la chiusura in deciso rialzo della Piazza finanziaria di Tokyo (+2,05% per il Nikkei). In uno scenario in cui la questione pandemia resta sempre una delle principali preoccupazioni per gli investitori, i buoni dati economici provenienti da Giappone e Cina hanno alimentato le speranze di una possibile ripresa dell’economia globale. “Gli ultimi dati economici di oggi in arrivo dalla Cina sono stati accolti come un’ulteriore prova che l’economia cinese sta continuando la sua lenta ripresa dal lockdown di febbraio”, segnala Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK.
Sempre dall’Asia positive le notizie che sono giunte nel fine settimana relative alla firma di un nuovo accordo commerciale per l’area Asia-Pacifico. “La firma di un nuovo accordo commerciale tra 15 nazioni dell’Asia del Pacifico, denominato Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP) è una notizia gradita, che segna la prima partnership commerciale in assoluto tra Cina, Giappone e Corea del Sud, insieme all’arruolamento di una serie di accordi minori tra altre 12 nazioni dell’Asia del Pacifico, tra cui Australia, Singapore, Thailandia e Vietnam”, sottolinea ancora Michael Hewson di CMC Markets UK. Si stima che il raggruppamento di questi vari mini accordi, spiega l’esperto, potrebbe ridurre in modo significativo gli attriti commerciali e contribuire a offrire una spinta significativa al PIL asiatico nei prossimi anni.
Dopo le indicazioni in arrivo dall’Asia, in particolare il Pil giapponese e la produzione industriale e le vendite al dettaglio in Cina, si guarda ai dati europei e statunitensi. Sotto la lente la lettura finale dell’inflazione in Italia. Per gli Stati Uniti in evidenza la manifattura dello Stato di New York a novembre. Per le banche centrali da monitorare a partire dalle 14 l’intervento del presidente della Bce, Christine Lagarde al ‘Pioneers of change summit’ organizzato dal World Economic Forum e quello di Richard Clarida, vicepresidente della Fed.