Wall Street, futures cauti: sbornia Twitter post Musk, paura Fed e Russia market mover principali
Wall Street riparte con i futures sul Dow Jones attorno alla parità, quelli sullo S&P 500 in progresso dello 0,23% e quelli sul Nasdaq in rialzo dello 0,47%. Riflettori puntati sul titolo Twitter, dopo la notizia resa nota dalla Sec, secondo cui Elon Musk, numero uno di Tesla, avrebbe rilevato una quota del 9,2% nella società di micro-blogging,pari a 73.486.938 azioni Twitter. Il titolo Twitter vola in premercato di oltre il 26%.
Tesla è sotto i riflettori anche per i dati relativi alle sue consegne di auto: il gigante EV ha annunciato di aver consegnato nel primo trimestre del 2022 un totale di 310.048 auto elettriche, rispetto alle 184.800 unità dello stesso periodo del 2021.
Resi noti anche i numeri sulla produzione, pari a 305.407 unità, rispetto alle 180.338 macchine prodotte nel primo trimestre dello scorso anno.
I veicoli Model 3 e Model Y hanno inciso sulle consegne totali del primo trimestre del 2022 per il 95%, per una quantità totale di 295.324 unità.
Il colosso gestito e fondato da Elon Musk ha prodotto 4.641 meno auto di quelle consegnate a causa, ha spiegato la stessa società, “delle continue difficoltà nella catena di approviggionamento e per le chiusure degli impianti”. Gli analisti avevano previsto in media consegne di 317.000 auto nel primo trimestre dell’anno, secondo i dati riportati da FactSet lo scorso 31 marzo.
L’attenzione degli investitori continua a rimanere focalizzata sull’inversione della curva dei rendimenti Usa nel tratto 2-10 anni, fenomeno che viene considerato anticipatore di fasi di recessione negli Stati Uniti.
La curva si è invertita in questo tratto la settimana scorsa per la prima volta dal 2019; al momento, i tassi sui Treasuries a 10 anni viaggiano al 2,286%, rispetto al 2,4384% dei tassi dei Treasuries a due anni, confermando lo spread 2-10 anni negativo, dunque l’inversione della curva in quel tratto.
I tassi a cinque anni viaggiano attorno al 2,5553%, livello superiore al 2,4499% dei titoli di stato Usa a 30 anni.
“Crediamo che la curva si stia appiattendo a causa del timore che la Fed sia in ritardo nell’alzare i tassi e che, per questo, porti i tassi oltre il livello neutrale, fattore che danneggerà la crescita”, si legge in una nota ai clienti di TD Securities riportata dal sito Cnbc.
Gli investitori continuano a monitorare anche gli ultimi sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina. Nella giornata di ieri, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha riferito che, nei prossimi giorni, le nazioni occidentali colpiranno la Russia con ulteriori sanzioni.
“I mercati azionari e obbligazionari continuano a inviare segnali contrastanti sull’outlook economico – ha scritto UBS in una recente nota ai clienti – Consigliamo cautela nell’interpretare in modo eccessivo qualsiasi segnale. Le inversioni della curva dei rendimenti hanno predetto storicamente fasi di recessione dopo un arco di tempo lungo e incerto. Allo stesso tempo, si sono smorzate le speranze sul cessate il fuoco (in Ucraina)”.