Bce, Lagarde smonta entusiasti vaccino Covid: rischio di ripresa economia a singhiozzo con nuovi contagi e lockdown
Non fatevi troppe illusioni sul vaccino anti-Covid e soprattutto sull’effetto che il suo lancio avrà sui fondamentali dell’economia. A lanciare l’avvertimento è la numero uno della Bce, Christine Lagarde, parlando al Forum della Bce “Central banking”:
“Sebbene le ultime notizie sul vaccino appaiano incoraggianti, potremmo ancora far fronte a cicli periodici contrassegnati dall’accelerazione di nuovi contagi e dal lancio di misure di contenimento, fino a quando non si potrà parlare di una immunità diffusa”, ha detto Lagarde.
“Di conseguenza, la ripresa potrebbe non essere lineare, ma instabile, a singhiozzo e dipendente dalla velocità di distribuzione del vaccino”.
Simili sono state le dichiarazioni rilasciate alla Cnbc da Klass Knot, esponente del Consiglio direttivo della Bce:
“Quella sul vaccino è una notizia assolutamente positiva, ma il concretizzarsi dell’impatto economico della buona notizia potrebbe richiedere un po’ di tempo e, comunque, non avverrà nell’arco di una notte. La vaccinazione di massa comporterà un ammontare significativo di tempo, e ciò significa che l’outlook economico per il 2021 continuerà a essere irregolare per molto tempo, fino a quando gli effetti benigni del vaccino diventeranno finalmente disponibili a pieno”.
A fronte di Lagarde, che ha citato espressamente gli strumenti PEPP (QE pandemico) e TLTRO per contrastare la crisi COVID-19, in vista del prossimo meeting della Bce di dicembre, Knot non ha escluso a priori un taglio ulteriore ai tassi di interesse.
Alla domanda sulla possibilità che i tassi vengano ulteriormente ridotti, Know ha risposto: “Non vogliamo escludere nessuna misura, riguardo al meeting di dicembre”.
Lagarde dal canto suo ha fatto la precisione:
“Sebbene tutte le opzioni siano sul tavolo, il PEPP (Pandemic Emergency Purchase Program) e le operazioni di TLTRO hanno mostrato la loro efficacia in questo contesto, e possono essere aggiustati in modo dinamico per reagire all’evoluzione della pandemia. E’ dunque probabile che rimangano i principali strumenti di aggiustamento della politica monetaria”.
La numero uno della Bce ha continuato: “Nelle settimane che verranno, disporremo di ulteriori informazioni sulla base delle quali prenderemo le nostre decisioni su come ricalibrare i nostri strumenti, tra cui informazioni relative al successo (o meno) delle nuove misure di lockdown lanciate per contenere il virus, un nuovo set di proiezioni macroeconomiche e più chiarezza sui piani fiscali e sulle prospettive di distribuzione del vaccino”.
Il riferimento è al vaccino anti-coronavirus a cui stanno lavorando il colosso Usa Pfizer e la società tedesca BioNTech.
Lunedì 9 novembre Pfizer ha annunciato che l’efficacia del vaccino contro il coronavirus è superiore al 90%. In base alle proiezioni attuali, Pfizer e BioNTech prevedono di produrre fino a 50 milioni di dosi di vaccino nel 2020, e fino a 1,3 miliardi di dosi nel 2021. Il vaccino richiede la somministrazione di due dosi per persona.
Sia Pfizer che BionTech avevano siglato a luglio un accordo con il governo Usa, del valore di quasi $2 miliardi, per la fornitura di 100 milioni di dosi.