Nuovo record contagi in Italia, Ftse Mib tiene con FCA in spolvero. Male Telecom e STM
Piazza Affari chiude in calo una seduta iniziata male complici le preoccupazioni per la crescita dei casi di coronavirus. Il Ftse Mib alla fine ha chiuso a 19.076 punti, in calo dello 0,047%. Continua intanto l’ascesa ei nuovi positivi in Italia, che quest’oggi sono stati oltre 16mila con 137 morti.
Oltreoceano Wall Street si mantiene poco mossa in attesa di novità per quanto riguarda le trattative relative al nuovo piano di stimoli. Intanto il report relativo alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione ha messo in evidenza che, nella settimana terminata lo scorso 17 ottobre, il numero dei lavoratori che hanno fatto richiesta per ricevere i sussidi di disoccupazione è stato di 787.000 unità, meglio rispetto alle 870.000 richieste attese dal consensus e in ribasso rispetto al dato della scorsa settimana, rivisto al ribasso a 842.000.
Sugli scudi oggi FCA (+2,45% a 10,968 euro), nelle posizioni di testa del Ftse Mib in attesa del debutto nei concessionari della nuova Fiat 500 elettrica. Il presidente di FCA, John Elkan, nella presentazione tenuta oggi a Torino ha parlato di “inizio di una nuova era e una dimostrazione di concretezza”. La nuova 500 elettrica avrà un prezzo di ingresso di 19.900 euro, incluso un incentivo statale di 6.000 euro.
Male invece Telecom Italia (-2,64% a 0,324 euro). L’amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi, nel corso del suo intervento al Digital Italy Summit 2020, ha spiegato come al centro del progetto rete unica vi sia il coinvestimento. “Con la creazione di FiberCop – ha spiegato Gubitosi – abbiamo l’obiettivo di poggiare a terra quanta più rete possibile, cablare il Paese nei prossimi 5-6 anni, migrare grande parte dei nostri clienti verso le reti moderne. È un obiettivo ambizioso, che finora non è stato mai fatto”.
Infine, in calo dell’1% circa oggi STM con il mercato che non ha premiato il titolo dopo conti del terzo trimestre. I ricavi netti sono stati pari a 2,67 miliardi di dollari in aumento del 4,4% rispetto a un anno fa (+27,8% trimestre su trimestre), con un margine lordo al 36% contro il 37,9% dell’analogo periodo nel 2019 e in salita rispetto al 35% dell’ultimo trimestre. L’utile netto si è attestato a 242 milioni di dollari o 0,26 dollari per azione dopo la diluizione, un dato che si raffronta con i 302 milioni di un anno fa e i 90 milioni del secondo trimestre 2020. Guardando al trimestre in corso e alle previsioni per l’intero 2020, ST si attende ricavi a 2,99 miliardi, con una crescita di circa il 12% come valore intermedio rispetto al trimestre precedente (consensus Bloomberg a 2,25 miliardi).
Tra le banche andamenti misti: Bper ha ceduto ben il 2,51%, mentre si è mossa bene Banco BPM con un progresso dello 0,64% a 1,646 euro.