Pagamenti digitali: come il Covid muta i trend, prevista spinta Bce sul cashless
Anche nel mondo dei pagamenti si delineano nuove tendenze nell’era del Covid-19. Con una spinta verso quelli che sono definiti i digital payments. Indubbiamente, la crisi ha modificato le abitudini dei consumatori e il modo stesso in cui le imprese interagiscono, preannunciando una crescita più lenta dei ricavi nel breve termine, ma favorendo il passaggio al cashless, una crescente adozione di digital wallet e l’uso più diffuso dell’automazione dei pagamenti business-to-business. Uno scenario in cui per l’Italia, entro il 2024, è prevista una crescita stabile sia nelle transazioni con carta, con un Cagr del 6,1% in uno scenario di quick rebound, che nel totale di transazioni cashless, con un 5,3%. È quanto emerge dall’ultima edizione del report BCG “Global Payments 2020: Fast Forward into the Future”, che fotografa gli ultimi sviluppi del mercato dei pagamenti sia a livello globale che regionale, individuando le sfide del settore e il loro impatto sugli stakeholder.
“L’Italia è rimasta indietro sui pagamenti digitali, ma è riuscita a reagire come gli altri”, ha commentato Carlo Bravin, partner di BCG, aggiuggendo che “con il bonus si risponde al problema del Paese: non la diffusione delle carte, ma il loro uso. Ci attendiamo una spinta dalla Bce sul cashless, in continuità con gli ultimi anni. E che cambino le abitudini di consumatori, aziende, negozianti”.
L’istantanea in Italia. Se si fa un passo indietro e si osservano i trend di pagamento in Italia, nel 2019 il numero di transazioni con carta pro capite è arrivato a 57, mentre le transazioni senza contanti a 92, valori che si allineano a ciò che avviene in Paesi come Spagna, Malta e Grecia, dove avvengono rispettivamente 103, 96 e 72 transazioni con carta pro capite. Altri fedelissimi al contante, come la Germania e l’Austria, si allineano al trend italiano, dove si arriva rispettivamente alle 68 e 105 transazioni con carta pro capite. Tuttavia, siamo ancora ben lontani dalla media dell’Europa occidentale, dove si contano 172 transazioni con carta e 264 transazioni cashless pro capite. Sono i nord-europei a rimanere in testa ai trend di transazioni con carta con una media di 389 transazioni pro capite.
Prospettive di mercato. Data l’incertezza data dalla pandemia ancora in corso, BCG ha delineato tre scenari di crescita del fatturato basati sull’andamento del PIL globale. Sempre in uno scenario di quick rebound, le prospettive di BCG suggeriscono che il pool di entrate dei pagamenti a livello globale si espanderà da 1,5 trilioni di dollari del 2019 a 1,8 trilioni di dollari nel 2024, con un Cagr del 4,4%. Sebbene solido, è molto inferiore alla crescita annua del 7,3% di cui il settore ha beneficiato dal 2014 al 2019. In uno scenario di lenta ripresa, invece, il pool di entrate globali raggiungerebbe 1,7 trilioni di dollari entro il 2024, con un Cagr del 2,7%. In uno scenario più pessimistico, il pool di ricavi crescerebbe solo di un Cagr dell’1,1%.