Ftse Mib rimbalza con FCA in prima fila, scatto di Moncler
Piazza Affari tenta il rimbalzo. Il Ftse Mib, reduce dal calo del 2,77% di ieri, segna +0,67% a quota 19,190 punti. Dopo lo scossone al ribasso di ieri dettato dagli effetti della seconda ondata Covid con diversi paesi in Europa ad adottare nuove restrizioni, oggi un parziale sostegno arriva dalla tenuta di Wall Street (l’S&P 500 ha chiuso a solo-0,15%) con il presidente Donald Trump che si è detto pronto a rilanciare a 1,8 trilioni di dollari l’importo totale del piano di sostegno economico previsto al fine di raggiungere un accordo con i Democratici.
Sul parterre di Piazza Affari provano a risalire la china alcune delle big che avevano sofferto molto ieri: +0,79% ENI e +0,6% Poste. Sale dell’1,3% FCA che ha riportato a settembre in Europa vendite più forti del mercato (77.807 immatricolazioni, in aumento dell’11,8% rispetto al corrispondente mese del 2019, facendo meglio del +1,1% del mercato). La sua quota è così salita da 5,4 a 6%. Tra i singoli marchi del gruppo, in evidenza Jeep con un +24,7% di nuove immatricolazioni il mese scorso. Rimane invece debole Alfa Romeo che registra un -1,3%.
Tra gli altri titoli spicca il +2,63% di Moncler in scia ai dati di fatturato del terzo trimestre superiori alle attese rilasciati dal colosso del lusso LVMH.
In fondo al Ftse Mib spicca Leonardo (-2,03% a 4,57 euro) dopo che ieri il Tribunale di Milano ha condannato a sei anni di reclusione e 2,5 milioni di multa l’ex presidente di Mps, Alessandro Profumo, e l’ex amministratore delegato, Fabrizio Viola, al termine del processo di primo grado per falso in bilancio e aggiotaggio. “Ricorrerò in appello per vedere riconosciuti gli sforzi profusi durante il mio impegno in MPS”, ha dichiarato Profumo, attuale ad di Leonardo. Il colosso della Difesa ha confermato piena fiducia al suo top manager rimarcando che non sussistono cause di decadenza dalla carica di amministratore delegato della società.