Morgan Stanley straccia tutte le stime, AD Gorman: ‘modello business assicura ritorni elevati’
Morgan Stanley protagonista oggi tra le banche Usa, con la diffusione dei risultati di bilancio. Nel terzo trimestre dell’anno, gli utili netti del colosso bancario americano sono saliti a $2,72 miliardi, o $1,66 per azione, rispetto ai $2,17 miliardi, o $1,27 per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.
Il risultato è stato migliore degli $1,28 per azione attesi dagli analisti intervistati da FactSet.
Il giro d’affari è salito del 16,2% a $11,66 miliardi, meglio dei $10,65 miliardi stimati, mentre il margine netto di interesse è balzato del 22% a $1,49 miliardi, al di sopra degli $1,20 miliardi attesi dagli analisti.
Tra i vari business, occhio alla divisione di investment banking, che ha visto il fatturato salire dell’11,2% a $1,71 miliardi, meglio degli $1,70 miliardi attesi; il fatturato della divisione di vendite e trading è aumentato del 20,2% a $4,15 miliardi, meglio dei $3,35 miliardi attesi, con il giro d’affari legato all’equity avanzato del 13,4% a $2,26 miliardi (meglio dei $2,19 miliardi attesi dal consensus), e quello legato al trading e alla vendita di asset del reddito fisso balzato del 34,5% a $1,92 miliardi, meglio degli $1,59 miliardi previsti.
“Abbiamo riportato utili trimestrali solidi, in un momento in cui i mercati sono rimasti attivi durante i mesi estivi e il nostro modello equilibrato di business ha continuato ad assicurare ritorni elevati e stabili”, ha commentato l’AD James Gorman.
Da segnalare che, dall’inizio dell’anno fino alla seduta di mercoledì, ha perso lo 0,9%, a fronte del -19,5% dell’SPDR Financial Select e il +8% dell’indice S&P 500. Il titolo Morgan Stanley riporta un lieve rialzo in premercato.