Eni affonda a -4% sul Ftse Mib e avvicina minimi di marzo, peggio fanno Tenaris e Saipem
Il titolo Eni torna a violare al ribasso area 6,50 euro avvicinando pericolosamente i minimi toccati lo scorso 16 marzo che corrispondono con i livelli più bassi degli ultimi 24 anni. Eni si avvicina al giro di boa di seduta con quotazioni sui minimi di giornata a 6,43 euro, in ribasso del 4 per cento. Peggio fanno gli altri due titoli oil del Ftse Mib: oltre -6% a 4,09 euro per Tenaris e -4,34% per Saipem.
A pesare sono soprattutto le preoccupazioni per le ripercussioni economiche derivanti da ulteriori lockdown indotti dal coronavirus. Già diversi Paesi europei stanno apportando dei mini-lockdown, tra cui aree importanti quali quella di Parigi e Barcellona.
Per Eni le quotazioni al momento segnano -53% da inizio anno, tra i peggiori di tutto il Ftse Mib insieme proprio ad altri due testimonial del comparto oil quali Saipem e Tenaris, che segnano rispettivamente -67,5% e -58% Ytd. In generale il settore oil continua a risultare tra i peggiori dall’inizio della pandemia: l’Euro Stoxx 600 oil & gas segna quasi -42% da inizio anno e nelle ultime settimane si sono accentuate le preoccupazioni circa la debolezza della domanda.
Il consensus risulta spaccato sulle prospettive del titolo ENI con il 36,7% degli analisti che dice buy, il 40% che dice hold e il 23,3% dice sell. Il prezzo obiettivo medio indicato è di 9,03 euro, ossia oltre il 40% sopra i livelli attuali.